Come contestare una multa e quanto costa

Come contestare una multa e quanto costa

L’automobilista convinto di aver ricevuto ingiustamente una multa può contestare la sanzione.  Come contestare una multa e quanto costa? Ma quanto costa redigere un ricorso e, soprattutto, quando conviene farlo? Certo è raro, ma può accadere che l’infrazione rilevata non sia legittima, pertanto conviene armarsi per ottenerne l’annullamento. Occorre in prima battuta accertarsi di non aver violato le norme del Codice stradale e risalire alla motivazione della sanzione. Leggendo il verbale con attenzione, l’automobilista ha modo di scovare eventuali errori di attribuzione. Potrebbe ad esempio rilevare la mancata corrispondenza della targa o erronea individuazione del veicolo. Può anche darsi il caso che il verbale sia incompleto, non leggibile o redatto da un agente di competenza territoriale esterna. In tutti i suddetti casi, l’automobilista ha possibilità di contestare la sanzione comminatagli e di chiedere che venga annullata.

Quando non pagare la multa

La multa comminata al trasgressore del Codice Stradale comporta il pagamento di una pena pecuniaria e, talvolta, anche la decurtazione dei punti dalla patente. In caso di infrazioni gravi può determinare la sospensione o addirittura la revoca della patente. Se la sanzione viene pagata entro 5 giorni dalla data dell’avvenuta notifica, si riduce del 30% l’importo da versare. Se, al contrario, il conducente è sicuro di non aver commesso alcuna infrazione non dovrà corrispondere l’importo segnato sul verbale. Ciò perché il pagamento della sanzione pecuniaria in automatico preclude la via della contestazione.

Come contestare una multa e quanto costa

L’automobilista che intenda presentare ricorso al Prefetto non deve lasciar trascorrere più di 60 giorni dalla notifica della multa. Oltre questo termine non gli sarà difatti consentito redigere il ricorso. La procedura non comporta costi, né sono richieste marche da bollo o contributo unificato. Non è necessario avvalersi della consulenza di un legale perché è sufficiente inviare gli atti al Prefetto tramite Pec o raccomandata A/R. Entro 210 giorni dalla data di ricezione degli atti, il Prefetto è tenuto a produrre risposta dopo aver effettuato un accertamento formale. In assenza di pronuncia oltre i termini indicati il ricorrente può considerare accolto il ricorso. Se però il ricorso viene rigettato, l’automobilista sarà tenuto a pagare una pena pecuniaria doppia rispetto a quella riportata sul verbale.

Il ricorso al Giudice di Pace

Il presunto trasgressore che intende presentare ricorso al Giudice di Pace non deve lasciar trascorrere più di 30 giorni dalla data di notifica. Contestare una multa davanti al Giudice di Pace implica un versamento di 43 euro per il contributo unificato e una marca da bollo di 27 euro. La contestazione implica la produzione di due fotocopie del ricorso, due fotocopie del verbale e un documento di riconoscimento. Nel caso in cui il ricorso non venga redatto dall’automobilista occorre preventivare anche i costi della consulenza legale. E soprattutto nel caso di multe di poco superiori ai 100 euro conviene valutare l’effettiva convenienza del ricorso visti i costi e il dispendio di tempo.

Approfondimento

Quali sono le auto più rubate?

Consigliati per te