Come comprare una casa in periferia perfetta per il mutuo 100% under 36 anni

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La nuova misura del Governo Draghi dedicata agli under 36 che devono acquistare la prima casa, sta portando alla ribalta le case in periferia. Il centro storico, dopo questa lunga pandemia, non è la location più desiderata dai giovani che sono entrati da qualche anno nel mondo del lavoro. Quello che i nuovi acquirenti cercano oggi è una buona qualità della vita. Abitare in un grande condominio significa convivere con tante regole e talvolta diventano troppe. Ma anche partecipare a continue spese condominiali, che non sempre portano benefici effettivamente tangibili a livello di singolo appartamento. Ecco come comprare una casa in periferia perfetta per il mutuo 100% under 36 anni.

Quando la casa in centro comporta molte spese e poco comfort

Abitare in periferia può essere la scelta migliore, per chi si sposta sempre in auto per andare al lavoro. Ma anche per chi usa i mezzi pubblici, se sono ben organizzati. Niente panorama sulle vie o sulle piazze principali, insomma. Chi rinuncia vuole un garage dove tenere auto e anche moto, bicicletta o monopattino. Ma se la vettura è usata, va bene anche il posto auto in cortile. La casa singola con il box ma anche un terrazzo o un piccolo giardino è il sogno di molti, ma non di tutti. C’è chi si sente più protetto in un edificio con più appartamenti. Magari si accontenta di un balcone più piccolo, a patto però che la zona risulti meno trafficata possibile.

Come comprare una casa in periferia perfetta per il mutuo 100% under 36 anni

Se stiamo iniziando a cercare una casa in periferia, ecco quali sono i parametri da considerare. Con la nuova normativa, la prima cosa da controllare è la classe energetica della casa e quanto consuma. Un appartamento in centro storico, a meno che non sia di lusso, di solito è situato in edificio vecchio, con una classe energetica molto bassa. Dunque, i lavori di ristrutturazione da effettuare risultano quasi sempre molto significativi. Solitamente ci sono bagni e impianti elettrici da rifare, corridoi inutili da abbattere, balconi da isolare. In periferia possiamo trovare una casa con una classe energetica più alta oppure più flessibile per accogliere dotazioni particolari, come pannelli fotovoltaici, impianti di riscaldamento a pavimento. Anche la creazione di un cappotto termico talvolta diventa molto più semplice. A proposito di lavori importanti, ricordiamo che anche chi non è proprietario dell’immobile può chiedere il superbonus 100%.

Le case Anni Cinquanta e Ottanta

Cerchiamo tra gli edifici degli Anni Trenta, Quaranta e Cinquanta se amiamo la luce e le finestre grandi, i pavimenti di marmo e di legno, uno stile sobrio e squadrato, adatto a un arredamento minimale, scenografico, ma pratico. Le case Anni Ottanta invece risultano spesso già organizzate con un ingresso direttamente sul soggiorno e con cucine piccole ma abitabili. Nella zona notte ci sono spesso la moquette o il parquet e due bagni, uno dei quali può essere trasformato in lavanderia. A proposito di questo, ecco alcuni consigli per chi vuole ristrutturare il bagno in modo intelligente.

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