Come battere il mercato accumulando il capitale nel corso del tempo

Come battere il mercato accumulando il capitale nel corso del tempo? Volete investire? Pensate che mettere subito tutto il capitale che avete a disposizione in una asset allocation bilanciata basti? Beh, vi diamo una notizia: non è così, anzi. Accumulare il capitale nel corso del tempo è invece la strategia migliore per battere il mercato. Dopotutto, anche la tartaruga battè Achille sulla distanza, nel famoso paradosso di Zenone di Elea, no?. Vediamo come si può fare.

Per uscire indenni dalla crisi da Coronavirus le strade sono solamente due: non cedere all’emotività e concentrarsi su un’attenta pianificazione finanziaria. Ma quali strumenti scegliere? Come detto, accumulare il capitale è la forma migliore per battere il mercato, nel lungo periodo. Individuare i trend che consentano di sovraperformare il mercato medesimo è la seconda chiave di volta. Tutti sappiamo cosa sia successo finora. Crollo improvviso dei mercati a causa della paura di un virus sconosciuto, per cui non c’è (ancora) né un vaccino, né un farmaco.

Contemporaneo balzo della volatilità, il fantomatico “indice della paura” a 82, record storico. Paura di cosa? Shock sincrono di domanda (consumi) e offerta (produzione), che la pandemia e le conseguenti misure di distanziamento sociale hanno prodotto. A questo aggiungiamo i problemi che ha avuto il petrolio, termometro della produttività globale. Gli ingredienti per una bella crisi mondiale ci sono stati tutti. Quanto pesante? Secondo le stime del FMI, l’economia globale dovrebbe subire una contrazione del -3% circa nel 2020.

Detto ciò, anche le risposte delle Banche Centrali e dei Governi non hanno avuto precedenti.

Gli stimoli monetari e fiscali già annunciati, o in fase di definizione, superano abbondantemente quanto fatto in occasione della Grande Crisi Finanziaria del 2007-2009. Ci aspettiamo quindi che, una volta che i dati epidemiologici saranno più incoraggianti, la ripresa dell’attività economica, supportata da tali misure di stimolo, possa essere molto rapida, per quanto graduale. In Cina o in alcuni Paesi del nord Europa sta già succedendo, dopotutto. Quale può essere l’approccio di gestione migliore in questo momento, perciò? L’obiettivo primario in questo momento è quello di evitare di compiere scelte di investimento e disinvestimento dettate dall’emotività. Guidati dai movimenti di mercato di breve termine, gli investitori prendono spesso decisioni non coerenti con gli obiettivi che si erano prefissati in fase di pianificazione finanziaria. Rischiano così di vanificare quanto di positivo i mercati finanziari potrebbero offrirgli. Anche e soprattutto adesso, purtroppo. Perciò, come battere il mercato accumulando il capitale nel corso del tempo?

Come battere il mercato accumulando il capitale nel corso del tempo. Pazienza, sangue freddo e pianificazione

Le grandi crisi dei mercati finanziari sono sempre state seguite da periodi di poderosi recuperi dei listini azionari. In media, solamente un mese dopo aver toccato i minimi sono state recuperate oltre metà delle perdite (è accaduto anche stavolta). E, nel giro di un anno, sono state registrate performance positive pari a circa il doppio di quanto perso in precedenza. Come gestire quindi l’emotività, evitando di incappare nelle vendite da panico? Basta non vendere, anche se è difficile a livello psicologico. Chi lo avesse fatto durante la GCF, infatti, avrebbe perso oltre il 60% del valore di portafoglio. E non sarebbe rientrato dopo, come infatti non ha fatto, perdendosi il più importante bull market di sempre, con rialzi mai visti nei successivi dieci anni. In un contesto come questo bisogna aver pazienza e saper pianificare. Uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per entrare sui mercati approfittando di prezzi interessanti è quello dei Piano di Accumulo di Capitale (PAC). I grandi vantaggi di questi strumenti sono essenzialmente due: 1) automatizzano e spalmano nel tempo l’ingresso sui mercati, eliminando le variabili legata all’emotività, che finiscono spesso per distruggere valore; 2) educano a un orizzonte temporale di lungo periodo.

Volete un esempio?

Investiamo a gennaio 2008, quando la bolla dei subprime era già scoppiata. Il mercato, lo sappiamo, scenderà fino a marzo 2009. Bene, da gennaio 2008 ad oggi un PAC su un indice semplice, quello mondiale, cioè l’MSCI World, ci avrebbe permesso di ottenere un bel +135%. Se invece avessimo scelto di fare market timing, cioè di provare a “cogliere l’attimo”, investendo subito tutto il nostro capitale, oggi avremmo un +80%. Sempre una bella performance, ma molto inferiore alla precedente. Non solo. L’investimento graduale tramite PAC avrebbe permesso anche di subire in misura minore la volatilità dei mercati. La volatilità del PAC sarebbe stata, infatti, pari a circa la metà rispetto a quella dell’investimento in un’unica soluzione.

Quindi, calma e sangue freddo. Avete a disposizione dei soldi? Investiteli poco a poco, in maniera regolare. E cercando settori che, nel corso del tempo, sovraperformeranno il mercato, come i megatrend, di cui abbiamo già parlato dettagliatamente in questo articolo, per esempio.

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