Come anticipare la pensione nel 2021, le nuove vie d’uscita

pensione

Sono varie le vie d’uscita che permettono di accedere alla pensione nel 2021. L’anno prossimo si presenta molto articolato e difficile sotto l’aspetto previdenziale. La nuova Legge di Bilancio 2021 prevede misure di proroga e contratti di espansione e isopensione per l’uscita anticipata dei lavoratori.

La vera Riforma pensioni è stata rinviata nel 2022 che dovrebbe effettuare un restyling di tutto il sistema previdenziale. Approfondiamo l’argomento e i requisiti richiesti.

Come anticipare la pensione nel 2021: le misure nel pacchetto previdenziale

Nel pacchetto previdenziale  per il 2021 sono state previste due proroghe: l’Ape Sociale e l’Opzione donna; unitamente al contratto di espansione per le aziende che hanno al massimo 500 dipendenti e l’isopensione con un anticipo di sette anni.

L’isopensione introdotta dalla legge Monte-Fornero permette di uscire dal lavoro anticipatamente, con costi a carico del datore di lavoro. Si tratta di uno scivolo pensionistico che consente di percepire un assegno nell’attesa di maturare l’età anagrafica richiesta per la pensione di vecchiaia.

Proroga Ape Sociale

La proroga per il 2021 dell’Ape Sociale è quasi certa e permette ai lavoratori del settore pubblico e privato di uscire dal lavoro all’età di 63 anni (4 anni prima della pensione di vecchiaia).

Il requisito contributivo richiesto è di 30 o 36 anni (riducibili fino a 28 per le lavoratrici madri).

Per poter accedere a questa misura è richiesto che il lavoratore si trovi in una delle quattro categorie di bisogno previste dalla normativa (disoccupazione, invalidità civile uguale o superiore al 74%, status caregiver, lavori gravosi svolti negli ultimi sette anni per almeno sei anni).

Proroga Opzione donna

Come anticipare la pensione nel 2021 per le lavoratrici? Le lavoratrici sono tutelate dal sistema pensionistico attraverso l’Opzione donna che permette un anticipo di 8/9 anni dall’età pensionabile (67 anni).

La proroga è prevista nella manovra della Legge di Bilancio 2021 e prevede la possibilità di uscita per le lavoratrici con 59 anni di età se autonome, 58 anni di età se dipendenti, con un’anzianità contributiva di 35 anni.

Entrambi i requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2020.

Per l’ufficialità bisogna attendere la pubblicazione della Legge di Bilancio 2021 nella Gazzetta Ufficiale.

Consigliati per te