Per i lavoratori che versano contributi nelle Gestioni INPS (Gestione Separata o Gestione Artigiani e Commercianti) possono optare per varie opzione di andare in pensione. Inoltre, per alcune categorie di lavoratori autonomi iscritti alla Gestione commercianti è possibile accedere anche all’indennizzo Commercianti. Analizziamo come andare in pensione con contributi versati nelle Gestioni INPS.
Requisiti per accedere alla pensione
Possono accedere alla pensione i lavoratori che versano i contributi nella Gestione Separata o Gestione Artigiani e Commercianti con:
a) requisito anagrafico di 67 anni e requisito contributivo di almeno 20 anni di contributi;
b) requisito anagrafico di 67 anni e anzianità contributiva di almeno 20 anni se l’assegno mensile è pari almeno a 1,5 volte l’assegno sociale, solo per chi ha versato il primo contributo dal primo gennaio 1996;
c) requisito anagrafico di 71 anni e almeno cinque anni di contributi.
Inoltre, questa categoria di lavoratori può accedere anche alle pensione anticipate se ha maturato i seguenti requisiti:
a) uomini 42 anni e 10 mesi di contributi, donne 41 anni e 10mesi di contributi a prescindere dall’età anagrafica;
b) requisito anagrafico di 64 anni e almeno 20 anni di contributi, se l’importo mensile della pensione è pari a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale.
Le pensioni sono soggette all’adeguamento dell’aspettativa di vita che modifica i requisiti ogni due anni. Per alcune forme pensionistiche come la pensione anticipata l’adeguamento è bloccato fino al 2026 (D.L. n. 4/2019). Questo significa che fino a tale data i requisiti resteranno invariati.
Come andare in pensione con contributi versati nelle Gestioni INPS anche con Quota 100 fino al 31 dicembre 2020. I requisiti richiesti sono: 62 anni di età e un’anzianità contributiva di 38 anni.
Aliquote contributive, minimale e massimale
Come andare in pensione con contributi versati nelle Gestioni INPS? Molto dipende dalla categoria di lavoratore, se autonomo o professionista senza cassa.
Nel caso di professionisti che intendono iscriversi alla Gestione Separata INPS sono soggetti sono soggetti ad un massimale di reddito previsto per il 2020 pari a 103.055 euro. Sul valore che eccede questo limite non sono dovuti contributi.
Il minimale contributivo
Per aver il riconoscimento di una pensione adeguata bisogna versare il minimale contributivo che copre i 12 mesi dell’anno. Nel 2020 il minimale è pari a 15.953. Le aliquote contributive aggiuntive sono:
a) 0,50% per maternità, assegni ANF;
b) 0,22% per somma aggiuntiva per tutelare la maternità;
c) 0,51% per indennità di disoccupazione.
Per professionisti, si applicano le seguenti aliquote:
a) 25,72% per soggetti non assicurati verso altre forme pensionistiche obbligatorie;
b) 24% per pensionati o che usufruiscono di un’altra tutela pensionistica.
Per i liberi professionisti senza casa anche per il 2020 l’aliquota applicata il 25,72%. L’imponibile minimo da considerare è pari a 15.953 euro. Quindi, ogni anno i professionisti senza cassa per versare dodici mesi di contributi devono versare 4.103,11 euro all’anno.
Per i collaboratori in gestione separata si applicano le seguenti aliquote:
a) 34,23% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll;
b) 33,72 per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll.
È possibile consultare qui la circolare INPS n. 12 del 3 febbraio 2020 con le aliquote contributive suddivise per categoria.