Colf e braccianti, corsa a fare la sanatoria

braccianti

Da lunedì 1° giugno e fino al 15 luglio potrà essere presentata la domanda di sanatoria sul lavoro nero e la regolarizzazione degli extracomunitari senza permesso di soggiorno. Colf e braccianti, corsa a fare la sanatoria per i datori di lavoro in modo da evitare sanzioni ancora più pesanti. Non è facile prevedere quante persone saranno coinvolte nella sanatoria.

I settori interessati

Potranno aderire alla sanatoria i datori di lavoro che hanno alle dipendenze persone non inquadrate nel settore dell’agricoltura, allevamento, zootecnia, pesca, assistenza alla persona, lavoro domestico.

I requisiti per il datore di lavoro

La persona fisica, ente, società per aderire alla sanatoria dovrà rispettare determinati requisiti. Avere un reddito imponibile o un fatturato risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a 30 mila euro annui. Per la regolarizzazione di personale domestico la somma scende a 20mila euro se single, mentre a 27 mila euro se il nucleo familiare è formato da più persone.

Modalità di presentazione dell’istanza di emersione di rapporti di lavoro

Questa sanatoria è stata introdotta dal Decreto Rilancio, il Ministero dell’Interno qualche giorno fa ha provveduto ad emanare le istruzioni per accedere alla regolarizzazione.

Le domande dovranno essere presentate in base alla sanatoria che si va a fare: all’Inps per i lavoratori italiani e per quelli dell’Ue. Allo sportello unico per l’immigrazione per gli extracomunitari, infine la domanda per la regolarizzazione del soggiorno va presentata in Questura.

Cosa ha fatto l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha provveduto a rendere noto i codici tributi per il pagamento dei ticket di accesso: 500 euro per il lavoro irregolare e 130 euro per la legalizzazione.

Perché due sanatorie

Bisogna specificare che le sanatorie sono due. Una riguarda gli occupati irregolari e interessa sia lavoratori italiani che stranieri. Costa 500 euro per la copertura degli oneri più un forfait da fissarsi per decreto per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale.

La seconda sanatoria interessa gli stranieri ex lavoratori in Italia, ora disoccupati e residenti irregolarmente, cioè senza valido titolo di soggiorno. Costa 130 euro per la copertura degli oneri più altri 30 euro per presentare la domanda in Questura. Colf e braccianti, corsa a fare la sanatoria in modo da sanare l’irregolarità.

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