Clamorose novità per il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie

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Ci sono importanti aggiornamenti sul superbonus al 110%, lo sconto fiscale che sta galvanizzando tutti i proprietari di case. Una iniziativa che ha come obiettivo di fare ripartire il settore delle costruzioni, volano della nostra economia. Al Forum di Cernobbio, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha annunciato delle clamorose novità per il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie.

Zero costi per la ristrutturazione, ecco cosa prevede il superbonus

Il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni, permette di fare lavori di miglioramento di un immobile, ottenendo un credito d’imposta del 110%. Quindi, facendo dei lavori che rientrano nella super agevolazione, si può ottenere uno sconto dallo Stato pari all’intero valore della ristrutturazione, più il 10%. Per esempio, se i lavori sono stati di un importo di 30mila euro, il credito di imposta sarà di 33mila euro.

Un grande vantaggio e un enorme incentivo a ristrutturare. Ma la vera novità del superbonus rispetto agli altri, è che questo credito d’imposta lo si può cedere. Per esempio alla ditta che ha fatto i lavori. E che quindi farà una fattura a importo zero. Oppure direttamente alla banca. E già le più importanti hanno diffuso delle linee guida su come cedere all’istituto di credito il credito d’imposta maturato.

Clamorose novità per il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie

Fino adesso si sapeva che questo incentivo avrebbe avuto validità fino alla fine del 2021. Ovvero sarebbe stato valido per lavori iniziati entro e non oltre il 31 dicembre del prossimo anno. Ma il Ministro dello Sviluppo Economico, al forum di Cernobbio ha lanciato una vera bomba. Una novità che se venisse attuata, sarebbe davvero clamorosa. Patuanelli ha annunciato che il superbonus al 110% diventerebbe strutturale. Significa che non avrebbe più scadenza e potrebbe essere applicato anche dopo la data del 31 dicembre del 2021.

A sostenerne le spese saranno i miliardi del Recovery Fund in arrivo dall’Europa. Ricordiamo che l’Italia ha diritto a 209 miliardi che potranno essere utilizzati dal nostro Paese per opere di investimento e sviluppo tese a fare crescere il PIL.

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