CIR: i buoni dati della trimestrale non aiutano il titolo, ma la tenuta di un livello chiave potrebbe favorire l’inversione

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Il titolo CIR ha chiuso la seduta del 27 Aprile in ribasso dell’1.1% a 1.082€ nonostante i buoni dati della trimestrale.

D’altra parte da inizio 2018 il titolo si muove nei dintorni del II° obiettivo naturale (in area 1.0747€) che sta frenando la continuazione della discesa.

A questo punto quanto accadrà in corrispondenza di questo livello determinerà il futuro del titolo.

La rottura del supporto farebbe partire il titolo verso gli obiettivi ribassisti mostrati in figura.

Al contrario in caso di tenuta si potrebbe ripartire al rialzo con obiettivo i massimi del 2011 in area 1.7€.

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News: Fonte MilanoFinanza

Ricavi ed ebitda in crescita nel primo trimestre per Cir . La holding della famiglia De Benedetti, che opera in tre settori: componentistica per autoveicoli (Sogefi ), media (Gedi ) e sanità (Kos), ha registrato nei primi tre mesi dell’anno ricavi in aumento del 4,5% a 710,1 milioni di euro grazie, in particolare, alla crescita dei ricavi di Kos (+13,4%), principalmente per le acquisizioni effettuate nello scorso esercizio, e di Gedi  (+20,7%) per l’integrazione del gruppo Itedi.

In aumento del 5,3% anche il margine operativo lordo (ebitda) a 84,8 milioni di euro (11,9% dei ricavi), mentre l’utile netto del gruppo è sceso a 9,9 milioni rispetto ai 13,5 milioni del primo trimestre del 2017 a causa dei minori risultati della gestione finanziaria. Più nel dettaglio, il contributo delle controllate industriali (Sogefi , Gedi  e Kos) all’utile netto del primo trimestre è ammontato a 12,6 milioni, in aumento rispetto agli 11,6 milioni del corrispondente periodo del 2017.

Invece il contributo della capogruppo (incluse le controllate non industriali) è risultato negativo per 2,7 milioni (contributo positivo di 1,9 milioni nel 2017), penalizzato dal minor risultato della gestione finanziaria dovuto all’adeguamento a conto economico del fair value degli investimenti in private equity in applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 9 e a perdite su cambi.

Quanto all’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2018 è risultato sostanzialmente stabile rispetto a fine 2017 a 274,7 milioni (144,7 milioni al 31 marzo 2017). Mentre l’indebitamento finanziario netto delle controllate industriali è risultato pari a 610,9 milioni, in lieve diminuzione rispetto a fine 2017, ma in significativo aumento rispetto al 31 marzo 2017 (476,3 milioni) a causa degli esborsi sostenuti da Gedi  nell’ultimo trimestre 2017 per la definizione di un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991.

Infine, la posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) è risultata positiva per 336,2 milioni, in lieve diminuzione rispetto a fine 2017 (343 milioni) per effetto degli acquisti di azioni proprie effettuati nel trimestre (3,2 milioni). Il patrimonio netto a fine marzo è salito di 5,1 milioni a 964,9 milioni. Per quanto riguarda l’andamento nell’intero esercizio 2018, Cir  ha previsto una conferma dei trend registrati nel primo trimestre, fatti salvi eventi straordinari al momento non prevedibili.

L’assemblea degli azionisti di Cir  ha approvato il bilancio 2017 che ha visto i ricavi crescere del 6,7% a 2,8 miliardi di euro, mentre l’ebit consolidato è cresciuto del 19,1% a 154,3 milioni di euro arrivando a rappresentare il 5,5% dei ricavi contro il 4,9% dell’anno precedente. L’utile netto consolidato è stato invece negativo per 5,9 milioni per effetto del significativo onere fiscale di natura straordinaria sostenuto dalla controllata Gedi . In assenza di tale onere, il risultato netto sarebbe ammontato a 59,6 milioni di euro. L’assemblea ha anche approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,038 euro per azione che verrà messo in pagamento il 23 maggio.

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