Cina: rallentamento o inversione del ciclo economico?

Cina

La Cina ha registrato il pil a livello annuale più basso degli ultimi 27 anni.

Solo un rallentamento, oppure bisognerà attendersi un’inversione del ciclo economico in senso recessivo? E se sì, quando?

Per dare una risposta a tale quesito, farò uso, ancora una volta, della curva dei rendimenti, che si presta a diversi utilizzi.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Le sue proiezioni consentono di comprendere se viene proiettato un semplice rallentamento del ciclo o una vera e propria inversione, e le relative tempistiche.

Ma ci serviremo, in questa analisi, anche di altri grafici, partendo da quello del pil.

Pil e Cina

Notiamo che il momentum del pil è negativo da molto tempo.

Siamo quindi in presenza di tassi positivi di crescita, ma che rallentano sempre più.

Ed è in tale contesto che si colloca il dato più basso degli ultimi 27 anni, contrassegnato dal tratto rosso.

Disoccupazione cinese e curva dei rendimenti

A sua volta, la disoccupazione pare in ripresa, come da grafico seguente:

Da tali dati consegue un’ovvia domanda: ma il trend è previsto in inversione, o solo in rallentamento?

Come dicevo, significative le proiezioni possibili con la curva dei rendimenti.

Analizziamo il relativo grafico:

Come di consueto, vengono rappresentate tre curve dei rendimenti, relative a periodi diversi, attuale, un mese fa ed un anno fa.

A prima vista, notiamo che una caratteristica di tutte le curve è la segmentazione, cioè non un’inversione, ma una diminuzione della pendenza, che resta rialzista, su alcuni tratti lateraleggianti, o al più notiamo una leggera flessione nei tratti ricompresi tra talune scadenze.

Ad esempio la curva attuale e la curva di un mese fa presentano tale caratteristica nel tratto tra i 7 ed i 10 anni.

Cosa significano questi tratti lateraleggianti?

Il significato è intuitivo.

Cina: inversione del ciclo o rallentamento?

Non viene in tal caso proiettata un’inversione del ciclo economico, ma un rallentamento.

Ossia tassi di crescita ancora positivi, ma inferiori rispetto al passato.

Ed è, in effetti, il tipo di contesto che sta caratterizzando l’economia cinese.

Molto interessante, a mio avviso, la proiezione che si poteva fare un anno e mezzo fa, ed il confronto con l’attuale curva dei rendimenti.

All’incirca un anno, un anno e mezzo fa, la curva era caratterizzata da un tratto quasi laterale tra le scadenze ad uno e due anni, evidenziato in blu.

Applicando il metodo, che abbiamo già visto nel precedente articolo, sapevamo che il punto mediano di tale tratto rivestiva particolare rilievo, e l’ho infatti contrassegnato con un tratto verticale.

Siamo ora in prossimità del periodo previsto dalla curva, e notiamo il livello di crescita più basso degli ultimi 27 anni, ma occorre porre attenzione alla curva attuale.

Sulla medesima scadenza, tra uno e due anni, la curva riprende un maggior grado di pendenza rialzista, indicazione a favore di una ripresa della crescita.

Ed anche la curva nel suo complesso aumenta la propria pendenza rialzista, rispetto a quella di un anno fa.

Riassumendo: la curva dei rendimenti cinese proiettava una fase di rallentamento, con particolare incidenza del periodo attuale.

I dati economici paiono confermare.

Tuttavia la ripresa della curva attuale proietta una fase di possibile rilancio, pur caratterizzato da periodi di maggior stasi, evidenziati da tratti lateraleggianti.

La perdita di momentum della crescita non dovrebbe, quindi, sfociare in una vera e propria recessione, permanendo una fase di futura ripresa, alternata a fasi di rallentamento economico.

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