In attesa di verificare gli analoghi dati in Europa annotiamo con interesse i positivi dati sui servizi emersi stamani in Cina e India.
Entrambi rimangono tra i nostri mercati preferiti nell’area.
L’india in particolare per chi predilige un mercato emergente dai comportamenti ormai simili a quelli dei colossi sviluppati.
La fase di flessione in corso va dunque interpretata più come una opportunità di acquisto sui livelli che ciascuno può andare a determinare coi suoi metodi che non come situazione di smontaggio della posizione sul Sensex.
Viceversa l’indice Shanghai rimane listino tipicamente emerging ad alta volatilità e per certi versi anche imprevedibilità.
Tra l’altro da anni è uno dei più de-correlati rispetto all’MSCI World.
Tabella dati macroeconomici
CNY | Indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi (Ago) | 52,1 | 51.7 | 51,6 | |||
INR | Indice Nikkei/PMI dei servizi (Ago) | 52,4 | 51,9 | 53,8 |
Entrambi sono saliti oltre le attese confermando il settore dei servizi come il segmento produttivo spesso in grado di contrastare e/o compensare qualche rallentamento del comparto industriale.
Cosa realizzatasi in particolare in Cina.
Sono dati certamente non fondanti per valutare lo stato di una economia ma comunque fungono a sostegno e da “diluitore” di altri numeri semmai cedenti.
Reazioni diverse da parte delle Borse locali
Curioso notare, ma come vedremo fino a un certo punto, la diversa reazione delle Borse ai dati positivi sui servizi.
Shanghai +0.93%
Hang Seng +2.68%
Sensex -0.21%
Chiarissimo il beneficio per l’Hang Seng che nell’area è la patria dei servizi…
Direi che invece la differente reazione tra Shanghai e Sensex va ascritta al diverso contesto grafico e a qualche “daterello” meno brillante del solito uscito recentemente sull’India.
Cina e India : HOLD
Per chi seguì il consiglio di inserirli in portafoglio Cina e India sono certamente indici da mantenere.
Semmai si verificasse un eventuale ribasso potrà, sui giusti supporti, essere occasione per rimpinguare le posizioni o aprirle per chi fosse ancora fuori.
Diverso il discorso sull’Hang Seng su cui gravano le incertezze politico-sociali e quindi al momento meglio starne fuori, se non per chi proprio desidera mantenere un approccio iper-speculativo.