Cina e Giappone: preoccupanti dati sotto le attese

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Dopo numerose uscite di dati macro-economici positivi o comunque in linea, all’alba di stamani ci siamo trovati a fare i conti con un sincronizzato effluvio di numeri relativi a Cina e Giappone sotto le attese, per ora gli indici sia Shanghai che Nikkey 225 hanno ignorato l’alert proseguendo il rimbalzo. Il mese borsistico  è stato comunque  il peggiore dal 2011.

Ma durerà questo recupero degli indici Nikkey 225 e di Shanghai ora che dal ciclo economico tornano a farsi sentire alert non indifferenti?

Vediamoli:

JPY Produzione industriale (Mensile) (Set) -1,1% -0,2% 0,2%
  CNY Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Ott) 50,2 50,6 50,8
  CNY Indice PMI non Manifatturiero (Ott) 53,9 54,9 54,9
  JPY Dichiarazione sulla politica monetaria della BoJ (Annuale)  
  JPY Decisione sul tasso d’interesse -0,10% -0,10% -0,10%
  JPY Ordini di costruzione (Annuale) (Set) 1,0% 0,5%
  JPY Fiducia delle famiglie (Ott) 43,0 43,5 43,4
  JPY Nuovi cantieri edili residenziali (Annuale) (Set) -1,5% -0,5% 1,6%

 

La BOJ intanto nel suo periodico appuntamento ha confermato che proseguirà una politica monetaria ultra-espansiva e questo certamente ha inciso sul morale degli operatori.

D’altronde dopo tanta fatica per consentire al Nikkey 225 di ritoccare i massimi del decennio sprecare tutto con mosse avventate sul piano monetario sarebbe stato pura follia. Tanto più che ormai il Giappone ha imparato a convivere col denaro a costo zero e fenomeni deflattivi se ci sono stati sono stati comunque forieri di una tenuta complessiva del sistema.

Certo è che dati negativi contemporaneamente sia sulla Produzione industriale, uscita a -1.1% versus -0.2% e con un precedente positivo a +0.2%, che nel settore edile coi nuovi cantieri scesi a -1.5% versus -0.5% e addirittura con un precedente a +1.6%, rappresentano un mix di negatività pericoloso per il Nikkey 225. Staremo a vedere già domani la reazione vera…

Ancora peggiore se possibile la lettura dei report cinesi e anche qui attendiamo al varco domani l’indice di Shanghai per verificare la forza della tenuta odierna.

l’ Indice PMI in calo a 53,9 vs 54.9 indica un marginale rallentamento, quello che invece preoccupa è l’Indice dei direttori degli acquisti precipitato sulla soglie della recessione a 50,2 vs 50,6 dal precedente 50,8.
I direttori degli acquisti forniscono numeri non sempre poi avallati dalla reale dinamica degli ordini e dalla produttività successiva. Questo dato però implica un atteggiamento fortemente prudente e conservativo che potrebbe preludere davvero a una consistente frenata dell’economia cinese.

Nel qual caso l’indice di Shanghai pagherà un prezzo salato. Molto più alto rispetto al Nikkey 225.

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