Cina e Atene

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Il primo giorno di contrattazioni ad Atene dopo oltre un mese di stop ha provocato un vero e proprio crollo verticale con un’apertura in negativo di 23 punti percentuali, poi ridotti a 16 nella conclusione della sessione di ieri. L’effetto sui mercati europei è stato pressoché nullo: non hanno risentito né le principali piazze del vecchio continente, né il mercato obbligazionario che è rimasto tutto sommato fermo.

Spostata l’attenzione sui dati macroeconomici usciti ieri, i risultati dei dati sul comparto manifatturiero sono stati particolarmente incoraggianti: i commentatori di markit economics hanno sottolineato come la ripresa nel vecchio continente sia sul binario giusto e stia migliorando nonostante il problema greco che ha generato incertezza nell’ultimo periodo.

Buone notizie anche dall’altra parte del mondo con la riunione di politica monetaria della Reserve Bank of Australia che ha mantenuto i tassi invariati al 2.00%. Il governatore Stevens ha inoltre rimosso il riferimento alla valuta da svalutare segnale che, secondo l’istituto di Sydney, il dollaro australiano ha raggiunto un livello accettabile. Ovviamente non bisogna dimenticare i fattori esogeni che comunque influiscono e influiranno sulle quotazioni nel medio periodo: elementi presi in considerazione dal consiglio direttivo della RBA, ma che sembrano avere raggiunto un equilibrio sul medio periodo. Tale situazione fornisce anche un punto di vista più chiaro sulla condizione del mercato cinese che ha un legame fortissimo con l’economia di Camberra.

 

Market Movers

Alle 6:30 in Australia riunione di politica monetaria della RBA che dovrebbe mantenere inviariato l’attuale assetto con i tassi fermi al 2.00%.

Alle 10:30 nel Regno Unito il dato PMI costruzioni atteso in aumento a 58.4 dal 58.1 della lettura scorsa.

Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato sugli ordinativi industriali atteso in rialzo a 1.8% dal -1.0% della rilevazione precedente.

 

EURUSD

La moneta unica continua nel suo percorso di lateralizzazione riportandosi in apertura dei mercati europei dai minimi toccati stanotte a 1.0950 fino a 1.0980 dove scambia in questi istanti. L’attesa per i dati sull’indice dei prezzi alla produzione in Europa e altri dati minori negli Stati Uniti priverà l’andamento delle quotazioni di oggi di particolari sorprese, con l’unico riferimento proveniente dai mercati azionari con la classica correlazione inversa.

 

GBPUSD

La sterlina riparte in mattinata per effetto dei dati sul comparto immobiliare usciti in linea con le attese, fattore che rinforza le quotazioni del cable riportandolo in area 1.5610 in apertura dei mercati europei. Il movimento laterale che ha contraddistinto le ultime settimane è destinato a proseguire anche oggi in assenza di particolari spunti dai dati macroeconomici. Sulla sterlina pesa anche l’attesa per il “super giovedì” che potrebbe creare non poche sorprese sul mercato soprattutto in termini di volatilità.

 

USDJPY

Lo yen recupera terreno questa mattina soprattutto per effetto di un lieve declino del mercato azionario nipponico con l’indice Nikkei che cede lo 0.14% trascinando al rialzo anche la divisa nipponica che passa da 124.00 fino in area 123.80 per poi stornare in apertura dei mercati europei in area 123.90. L’attesa per la giornata odierna è per uno stazionamento in quest’area anche per effetto dell’assenza di spunti macroeconomici di rilievo.

Emanuele Rigo

Ava Trade

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