Ci hanno sempre raccomandato di non mangiare carboidrati la sera ma degli studi universitari hanno dimostrato che aiutano ad addormentarci velocemente

carboidrati

Molti nutrizionisti concordano nel raccomandare di non mangiare carboidrati a cena evitando pasta, pane, zuccheri o riso. Questo monito, naturalmente, trova ragione nel fatto che la sera si brucerebbero meno calorie. Di recente in merito a questo punto si è espresso anche l’Istituto Superiore di Sanità che ha definitivamente riabilitato i “poveri” carboidrati.

Pertanto assunti nelle quantità corrette i carboidrati assunti a cena non fanno ingrassare. Come detto dall’ISS il problema è il quanto non il quando. Soprattutto, ci hanno sempre raccomandato di non mangiare carboidrati la sera ma degli studi universitari hanno dimostrato che aiutano ad addormentarci velocemente.

Il carboidrati aiutano a dormire

Già nel 2007, uno studio australiano, dopo un test effettuato su soggetti sani, quindi non affetti da disturbi del sonno, aveva fatto un’importante scoperta. Un pasto a base di carboidrati ad alto tasso glicemico somministrato quattro ore prima di coricarsi diminuisce il tempo per addormentarsi.

Ad esempio, la pasta cotta al dente ha un basso indice glicemico che si attesta attorno a 45. Se quindi vogliamo ottenere un pasto ad alto tasso glicemico dovremo mangiarla ben cotta.

I carboidrati, infatti, produrrebbero questo effetto ipnoinducente perché aumenterebbero la concentrazione plasmatica di triptofano. Il triptofano è un precursore della serotonina e ha l’effetto di indurre il sonno.

Quali sono i carboidrati da mangiare alla sera a cena

La ricerca universitaria australiana ha riscontrato tali effetti con i carboidrati semplici come patate, riso, pasta, pane e cibi dolci.

Un parziale contrordine è arrivato, però, nel 2014 da uno studio giapponese che ha condotto uno studio più specifico sulla tipologia di carboidrati assunti.

Sono stati somministrati, per effettuare il test, tre tipologie di carboidrati: riso, pane e noodles (gli spaghetti).

La ricerca del Sol Levante è stata condotta su larga scala, il test ha coinvolto 1.848 uomini e donne giapponesi tra i 20 e i 60 anni.

Cosa hanno riscontrato le ricerche giapponesi

I dati rilevati hanno portato alla conclusione che solo il riso ha avuto effetto sulla qualità del sonno dei soggetti campione apportando un netto miglioramento. Il pane e gli spaghetti, invece, non produrrebbero effetti benefici sul sonno.

Gli studiosi hanno spiegato che probabilmente il miglioramento del sonno è legato all’alto tasso glicemico e non alla categoria carboidrati. Il riso, infatti, ha un elevato tasso glicemico.

In effetti ci hanno sempre raccomandato di non mangiare carboidrati la sera ma degli studi universitari hanno dimostrato che aiutano ad addormentarci velocemente.

Possiamo, quindi, affermare che mangiare un piatto di risotto almeno quattro ore prima di coricarsi potrà conciliare un sonno ristoratore.

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