Ci faranno rimpiangere Draghi?

Mario Draghi

Purtroppo alla domanda “ci faranno rimpiangere Mario Draghi?” dobbiamo rispondere in modo affermativo.

Il Prof. Draghi è stato un  passo avanti rispetto al suo predecessore Trichet, legato mani e piedi agli schemi degli economisti più tradizionalisti per i quali i bilanci devo essere perfettamente in pareggio e dove l’austerità economica e finanziaria sono dogmi assoluti.

L’Europa si è fermata e stenterà a riprendersi e il futuro economico dell’Italia appare molto nero.

Ringraziamo che per fortuna siamo in un agglomerato come l’Unione Europea,  altrimenti saremmo stati già a gambe all’aria.

BCE e FED quali differenze e quali affinità?

Differenze molte, affinità nessuna!

Entrambi gli istituti tra i loro compiti primari hanno la stabilità dei prezzi e il controllo della moneta.

Mentre la BCE ha come bussola prevalente tenere sotto controllo l’inflazione,  a causa soprattutto delle paure tedesche della iper-inflazione, la FED ha anche un compito molto più importante.

Il compito della FED è quello di mantenere livelli di occupazione. Quindi in alcuni periodi può/deve  fregarsene delle spinte e spire inflazionistiche del mercato.

I suoi programmi sono indirizzati affinché le imprese  mantengano  i livelli occupazionali ai livelli più alti. In caso contrario si deve intervenire con tutta una serie di sussidi economici.

La BCE è meno preoccupata dei livelli occupazionali ed è interessata al problema della disoccupazione solo marginalmente.

Quindi gli interventi della BCE sono molto prevedibili dai mercati.

In questo periodo la FED pompa denaro nell’economia, sia con abbassamento dei tassi e prestiti a buon mercato, sia attraverso sussidi economici ai disoccupati.

Per questo motivo l’economia americana, come sempre, sarà la prima a ripartire, mentre quella europea sarà costretta a segnare il passo.

Deflazione o Inflazione, quale delle due soluzioni?

Se la BCE sarà costretta a riprendere i vecchi schemi del cordone della Borsa tirato, l’economia europea non si riprenderà tanto facilmente.

Se ad alcuni economisti del nord Europa piace tanto la “giapponesizzazione” dell’economia e della finanza a me non piace affatto.

Entrare in una deflazione strutturale, anche di lungo periodo, non è la soluzione migliore per una ripresa economica sana e robusta.

Ricordiamo che soltanto una leggera e piccola inflazione potrà annullare nel tempo i debiti nei bilanci dei vari stati nazionali.

Un’inflazione strisciante può agevolare chi è enormemente indebitato.

Secondo alcuni economisti tedeschi, in Germania l’inflazione è già oltre il 2% e quindi la BCE deve smettere di pompare denaro nell’economia.

Inoltre la Corte Costituzionale tedesca, l’unica che può intervenire a livello europeo, ha già intenzione di accusare la BCE di procedere a salvataggi di stati nazionali praticamente insolventi.

E se qualcuno si chiedess se ci faranno rimpiangere Draghi, sarebbe opportuno che i nostri politici smettessero di parlare di elezioni, rimpasti e giochi di potere e prendessero in seria considerazione di far quadrare i nostri conti di bilancio.

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