Ci avviamo al disastro naturale ma non alla recessione

mercati finanziari

A leggere l’analisi di BlackRock Investment Institute sorge più di un dubbio. Uno degli autorevoli esperti finanziari indica che ci avviamo al disastro naturale ma non alla recessione. Ma come sarebbe? Nel commentare la situazione dei mercati, l’istituto finanziario ritiene che l’attuale shock economico che si sta vivendo ad ogni latitudine, può essere superato se la politica interviene in modo mirato. Eppure i danni del coronavirus su scala mondiale nelle Borse di ogni dove sono sotto gli occhi di tutti: in poche settimane si è persi tra il 30% e il 40%.

BlackRock professa fiducia

Nonostante questo quadro che fa tremare i polsi, nell’analisi di BlackRock Investment Institute c’è la convinzione che non si vivrà la stessa fase del 2008 quando la crisi colpì sia Stati Uniti che l’area euro.

Nel contempo gli analisti ammettono che lo choc è stato profondo e immediato ma l’imponente risposta politica può attutire l’impatto. Una domanda sorge spontanea per dirla alla Lubrano: ma a quale mondo si riferiscono? BlackRock insiste molto sul fattore del sostegno politico e alla sua efficacia. In merito restano cauti per l’incertezza nel breve termine rispetto all’evoluzione del coronavirus.

Le preferenze

Gli analisti preferiscono il credito rispetto alle azioni per un motivo semplice: i flussi di cassa sono prevalentemente ad appannaggio degli obbligazionisti per preservare il merito di credito. Da aggiungere al portafoglio i titoli di Stato statunitensi oppure azioni di qualità.

Le prospettive

Di questo passo per BlackRock ci avviamo al disastro naturale ma non alla recessione e che addirittura si evolve con una ripresa economica. La perdita di reddito immediato va compensato con misure ad hoc per le imprese e le famiglie sfruttando l’immissione di liquidità. E’ questa l’ancora di salvezza per evitare danni permanenti all’economia.

Evitare passi falsi

Per centrare l’obiettivo bisogna essere capaci di sfruttare al meglio politiche monetarie e fiscali. Far congelare le attività economiche per lungo tempo è deleterio. Una crisi generata in questo modo significherebbe l’esplosione della bomba insoluti mandando in default le aziende che neanche le banche potrebbero reggere più.

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