Chi viene favorito nelle selezioni legate al business di case a 1 euro

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Dal nord al sud, i progetti di case in vendita a 1 euro in Italia si stanno moltiplicando. E il tam tam è arrivato talmente lontano che è frequente che a manifestare interesse all’acquisto del nostro patrimonio storico, siano gli stranieri.

Sì, proprio così. Si sta assistendo al fenomeno che stranieri di un po’ tutte le parti del mondo, vengono a investire in Italia. Proprio in quelle zone che agli italiani non sembrano interessare più. Per cui gente che magari non ha mai avuto niente a che fare con l’Italia, s’imbarca in questa avventura, sobbarcandosi vari impegni.

È infatti vero che il prezzo di vendita dell’immobile è “ridicolo”, ma è vero anche che vari sono gli impegni che l’aspirante acquirente si assume per aggiudicarsi la casa. Vediamo quindi chi viene favorito nelle selezioni legate al business di case a 1 euro.

Gli impegni dell’aspirante acquirente

Premesso che ogni bando fa un po’ storia a sé, è pur vero che ripercorrendo le varie linee d’indirizzo diramate dalle amministrazioni, è possibile rintracciare delle costanti. Tra gli elementi che si ritrovano, un po’ ovunque, c’è sicuramente la polizza fideiussoria, bancaria o assicurativa.

È questo ciò che il comune chiede di attivare, una volta approvati gli atti di assegnazione. Inoltre, il nuovo proprietario dovrà accettare delle tempistiche ben precise, quanto ai progetti. Siano essi di ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo o riqualificazione dell’immobile. Per cui, i lavori dovranno necessariamente iniziare entro una tale data e ultimati entro una tale altra data. In caso poi di mancato rispetto degli impegni assunti e dichiarati, sarà il Comune ad incamerare la cauzione prevista dalla polizza. Quindi tutti gli acquirenti dovranno sottostare a tali regole. Ma in base a cosa le varie amministrazioni stabiliscono la graduatoria tra gli aspiranti acquirenti? E qui veniamo al nocciolo della questione.

Chi viene favorito nelle selezioni legate al business di case a 1 euro. Criteri di assegnazione dei punteggi

In linea generale, si può dire che le graduatorie, funzionali per ottenere una casa, si basano solitamente su due criteri. Uno di tipo tecnico e uno di tipo più spiccatamente amministrativo. Iniziando da quest’ultimo aspetto, è favorito nel punteggio chi intende acquisire l’immobile come prima casa. La ratio è abbastanza intuibile. In questo modo, le amministrazioni intendono raggiungere l’obiettivo di un ripopolamento reale dei borghi.

Dati alla mano, scorrendo il bando del Comune di Cantiano in provincia di Pesaro-Urbino, vediamo cosa succede su un punteggio massimo ottenibile di 15 punti. Ebbene sono ben 5 i punti che vengono attribuiti a chi acquista l’immobile come prima casa.

Passando ora al criterio più tecnico, viene in linea di massima favorito chi si impegna, mettendolo nero su bianco, ad impiegare maestranze locali per i lavori di ristrutturazione. Anche in questo secondo caso,  prendendo ad esempio il bando del Comune di Cantiano, il punteggio attribuito è sempre di 5 punti. Per cui, sommando il criterio anzidetto della “prima casa” con questo delle “aziende locali” si arriva già a 10 punti. A chiusura, a seconda dei casi, possono seguire le specifiche sulla destinazione d’uso, per cui spesso è preferita la destinazione come abitazione, così da garantire una maggiore stanzialità.

Ottica di lungo respiro

Come si può ben vedere quindi, le amministrazioni non sono solo interessate a che qualcuno si prenda in carico fattivamente gli immobili lasciati a sé stessi, ma guarda anche oltre. Questo tanto a beneficio delle aziende locali, manifestamente privilegiate rispetto ad altre, quanto a beneficio del tessuto umano locale. Richiedere che l’immobile venga adibito a prima casa da parte dell’acquirente, significherà anche garantire una presenza costante in zona. Quindi anche una certa manutenzione e  una migliore e duratura capacità di acquisto nel territorio.

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