Chi va a Bergamo non può non provare questi piatti tipici tradizionali

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Bergamo è una città spesso sottovalutata per chi arriva da fuori: si tende a credere non ci sia nulla da visitare, quando in realtà è davvero un gioiellino. Con la sua Città Alta circondata da mura venete, raggiungibile con la funicolare, e la moderna e frenetica Città Bassa, una gita qui è d’obbligo. E poi si sa, paese che vai, piatto che trovi, quindi ecco 3 piatti tradizionali da non perdersi se si è di passaggio in questa città. Chi va a Bergamo non può non provare questi piatti tipici tradizionali: sarebbe un po’ come non averla vissuta davvero.

Chi va a Bergamo non può non provare questi piatti tipici tradizionali

  1. Casonsei alla bergamasca. I Casonsei alla bergamasca, o casoncelli, sono dei ravioli di pasta ripiena di carne. Di solito si mangiano con burro, pancetta e salvia, oltre a una grattata di formaggio aggiunta alla fine. Ne esiste anche una variante senza carne, ma ripiena di formaggi e spezie. Si tratta degli Scarpinocc, tipici di Parre, in Val Seriana.
  2. Polenta e osei (dolce). Da non confondere con il piatto salato tipico veneto, la polenta e osei bergamasca è un piatto dolce. Si tratta di una polentina dolce ricoperta di pasta di mandorle gialla. Sopra, una decorazione con uccellini di cioccolato o marzapane.
  3. Gelato alla stracciatella. Nessuno conosce questa curiosità, ma il gelato alla stracciatella è nato proprio nella città di Bergamo. Infatti, è stato ideato nel 1961 da Enrico Panattoni. Attualmente c’è in corso anche un progetto di valorizzazione del gelato artigianale e di promozione turistica di questa città.

Per finire, un liquore

L’amaro erbe alpine orobiche è il modo perfetto per finire un pasto tipico bergamasco. Questa bevanda analcolica è perfetta come digestivo da godersi in compagnia. La ricetta risale alle Prima Guerra Mondiale, quando la bevanda veniva usata come rimedio tonico curativo per i soldati impegnati in trincea.

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