Chi spia i soldi sul conto corrente?

conto corrente

Siamo abituati a pensare al conto corrente come a una roccaforte inespugnabile in termini di privacy. Tradotto, pensiamo che un PIN basti e avanzi per tenere all’oscuro di tutto e tutti la giacenza media del nostro c/c. Sarebbe bello fosse così, ma la realtà è distante dal concetto di “segreto bancario”.

Vista in questi termini ci chiediamo: ma chi spia i soldi sul conto corrente ed è autorizzato a farlo per Legge? Vista sotto quest’ottica, infatti, diciamo subito che si tratta sempre di controlli tesi fondamentalmente ad accertare l’inesistenza di eventuali illeciti.

I controlli del Fisco

In tema di controlli non possiamo non partire da quelli dell’Agenzia delle Entrate (AdE). Al riguardo, l’AdE è di casa in banca, nel senso che per dovere controlla i c/c di cittadini e imprese maggiormente finiti nell’occhio dei controlli.

Alcuni casi esemplificativi rendono bene l’idea: si pensi a un c/c che dall’oggi al domani incrementa in maniera esponenziale la giacenza. O potrebbe essere il caso dell’impresa che all’improvviso dichiara fallimento e non onora ingenti debiti contratti.

Quindi si tratta sempre di controlli finalizzati ad accertare l’inesistenza o meno di illeciti di legge. Dalla classica evasione fiscale ai reati molto più gravi e ben congegnati.

Anche l’Agenzia delle Entrate Riscossione e la Guardia di Finanza tra chi spia i soldi sul conto corrente

Questa forma di controllo scatta maggiormente quando ad esempio non si paga una cartella esattoriale. In simili contesti, un’analisi preliminare dell’Anagrafe dei c/c permette a tale ente di verificare dove (eventualmente) sono nascosti i soldi del contribuente inadempiente.

In stretta collaborazione con i controlli dell’AdE vi sono poi anche i controlli della Guardia di Finanza. In questo caso il fine è spesso quello di appurare l’inesistenza di casi di evasione fiscale, riciclaggio, etc.

Gli Enti locali e i creditori

Altri soggetti autorizzati per legge a sapere quanti soldi ci sono sul c/c sono anche i Comuni, le Province e le Regioni. In questo caso l’accesso loro concesso mira a semplificare la loro opera di riscossione di tasse e/o tributi di loro pertinenza e che non sono stati pagati.

Infine vanno annoverati i creditori che hanno avanzato un decreto ingiuntivo o una causa e sono riusciti a far condannare il debitore.

In questo caso, il creditore con la sentenza del giudice può farsi autorizzare dal Presidente del Tribunale ed accedere all’Anagrafe dei c/c. Tuttavia, in questo caso il creditore potrà sapere solo in quale istituto bancario abbiamo i soldi depositati, ma non la giacenza.

Ecco dunque illustrato in sintesi chi spia i soldi sul conto corrente.

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