Chi sono le vittime silenziose del coronavirus che non dobbiamo dimenticare

Come proteggere i soldi dalla pandemia

La pandemia da coronavirus ha colto il mondo impreparato. I capi di Stato, le strutture sanitarie e i cittadini di tutto il mondo hanno reagito in maniera disorganizzata e hanno commesso molti errori. Errori di valutazione che hanno probabilmente aumentato il numero di contagi, soprattutto in alcuni Paesi. Ma ci sono stati anche errori nella comunicazione che hanno creato allarmismo infondato, e hanno causato ulteriore sofferenza.

Alcune voci incontrollate, hanno diffuso l’informazione sbagliata e pericolosa di animali domestici capaci di contagiare gli umani con il covid-19. Oggi sappiamo che non è vero, ma durante le fasi più concitate queste voci sono circolate e hanno causato abbandoni e uccisioni di creature innocenti. Pensiamo all’abominio compiuto in Cina, in cui squadroni di cittadini uccidevano a bastonate cani innocenti in giro per strada. Così come dichiarato dall’associazione animalista cinese Chengdu Pet Adaptation Platform. Ecco chi sono le vittime silenziose del coronavirus che non dobbiamo dimenticare.

La nota del Ministero italiano

Il Ministero della Salute lo scorso aprile ha diramato una comunicazione ufficiale ribadendo che la diffusione del coronavirus è il risultato di trasmissione tra umani. Secondo il Ministero non esistono prove di contagio del covid-19 da parte di animali domestici che invece rivestono importanza educativa e sociale. Secondo uno studio del Friedrich Loeffler Institute alcuni animali come criceti e furetti sono sensibili al virus e rischiano la salute. Nessun animale è risultato invece un potenziale diffusore pericoloso per l’uomo. L’istituto tedesco raccomanda alle persone positive di non avvicinarsi ai propri animali per non rischiare di compromettere la loro salute. Fonti sanitarie riportano infatti diversi casi di animali positivi al coronavirus. Tra loro, un volpino di Pomerania a Hong Kong e un gatto in Belgio. Ecco chi sono le vittime silenziose del coronavirus che non dobbiamo dimenticare, ma ringraziare perché si sono ammalati per starci vicino.

Gli abbandoni e i bonus per chi adotta

Negli ultimi mesi sono state diffuse notizie contrastanti sul possibile aumento di abbandoni di animali. La Lega Anti Vivisezione ha segnalato che le restrizioni sugli spostamenti, nel periodo del lockdown hanno colpito anche le adozioni. Secondo la LAV, sono diminuiti i normali trasferimenti di cani dai canili del sud a quelli del nord. Questo potrebbe aver portato ad informazioni poco chiare sulle dimensioni effettive degli abbandoni. I numeri sembrano quindi non confermare l’allarme. La Redazione di Proiezionidiborsa ricorda che abbandonare un animale domestico è un gesto ignobile, punito dall’art. 727 del codice penale. Al contempo però diverse amministrazioni locali hanno deliberato bonus ed incentivi per le famiglie che adottano un animale. Invitiamo i lettori a leggere il nostro articolo per approfondire il bonus animali domestici.

Consigliati per te