Chi sono i parenti di primo e secondo grado che possono ottenere i permessi Legge 104 INPS

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Quando per un lavoratore si pone l’esigenza di assistere un familiare con handicap, è possibile richiedere i permessi Legge 104/92. In questo caso, però, esistono dei vincoli alla richiesta di tale beneficio che riguarda il grado di parentela. Nella presente guida I Tecnici di ProiezionidiBorsa vi spiegano chi sono i parenti di primo e secondo grado che possono ottenere i permessi Legge 104 INPS.

Quali parenti possono fare domanda all’INPS

L’articolo 33 della Legge 104/92 esplicita la possibilità per la persona con disabilità di ricevere assistenza da un familiare che sia in possesso dei requisiti. Nella generalità dei casi, infatti, i familiari che si ammettono alla domanda sono quelli che rientrano nel primo e secondo grado di parentela. Fanno eccezione solo alcuni casi particolari in cui si considera la possibilità di estendere il diritto alla richiesta anche fino al terzo grado. Ebbene, vediamo allora chi sono i parenti di primo e secondo grado che possono ottenere i permessi Legge 104 INPS. È quantomai importante conoscere questo dato in quanto non tutti i familiari possono ottenere il diritto all’assistenza al parente con handicap.

Chi sono i parenti di primo e secondo grado che possono ottenere i permessi Legge 104 INPS

Quando parliamo di parenti di primo grado per poter beneficiare del diritto all’assistenza al familiare, si intende riferirsi a: genitori ed i figli. Differente è il caso degli affini di primo grado. In questo caso è possibile includere nell’elenco: la nuora, il genero oppure i suoceri della persona con handicap.

Per la richiesta dei permessi Legge 104, se tra i parenti e gli affini di primo grado non vi è alcuno che possa provvedere all’assistenza al disabile, allora è possibile che richiedano i permessi mensili lavorativi i parenti di secondo grado. Tra questi troviamo: i fratelli e le sorelle, i nonni ed i nipoti, intesi come figli dei figli. Altri sono invece gli affini di secondo grado. Nello specifico si tratta di: coniuge e fratelli o sorelle del coniuge della persona disabile. In tutti questi casi, nel rispetto della prossimità parentale, è possibile chiedere i permessi che prevede la legge 104/92 al fine di assistere il familiare. Ricordiamo, che in situazioni particolari, la possibilità di richiesta si estende anche ai parenti di terzo grado o affini che includono: pronipoti, bisnonni, zii e figli degli zii della persona con handicap o i medesimi familiari del rispettivo coniuge.

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