Chi ha ragione la FED o i pessimisti sull’inflazione e se e quando verranno aumentati i tassi di interesse in USA?

inflazione

Goldman Sachs ha recentemente fatto sapere che, stando alle sue analisi, l’inflazione, da lei giudicata temporanea, non costituirà un pericolo per i mercati. Deutsche Bank, invece, teme addirittura la recessione mentre JP Morgan considera il rialzo dei prezzi al consumo come il prossimo protagonista dell’economia internazionale.

Al centro di questo dibattito, la Banca centrale USA (in realtà anche la BCE) con un atteggiamento ultra accomodante. Ma chi ha ragione la FED o i pessimisti sull’inflazione e se e quando verranno aumentati i tassi di interesse in USA? La conferenza stampa di oggi potrebbe alzare il velo sul futuro delle politiche monetarie decise dal FOMC, a cominciare dal riacquisto titoli. Anche se sono in pochi quelli che pensano che arriveranno indici decisivi. E ancora meno coloro che sperano di avere indicazioni chiare. Ma è indubbio che Jerome Powell dovrà considerare i vari tasselli di quello che è un quadro ancora particolarmente complesso. Per comprendere la situazione si può guardare all’andamento del petrolio, ai massimi dal 2018. Ovviamente senza considerare il caso emblematico del rame, da sempre ago della bilancia di ogni ripresa.

Chi ha ragione la FED o i pessimisti sull’inflazione e se e quando verranno aumentati i tassi di interesse in USA?

Fondamentalmente, però, i mercati sono scettici circa un cambio di rotta, repentino o meno che sia, nel breve termine. I tassi d’interesse, secondo BlackRock, resteranno bassi. Il che permetterà la ripresa economica e, contemporaneamente, la buona salute dei mercati azionari. Per questo motivo si guarda con fiducia agli investimenti in quegli asset legati a tematiche riguardanti la transizione ecologica.

Un ulteriore tassello arriva, infine, da un’analisi di Allianz Global Investors che prende in esame alcuni fattori come il mondo del lavoro USA e quello dei salari medi. In quest’ultimo caso, a parte qualche eccezione, non si registrano grandi aumenti. Ma nello stesso report si osserva che è possibile considerare un cambiamento dei toni. In questo caso non è da escludersi un possibile tapering all’inizio del 2022.

Consigliati per te