Chi ha questa obbligazione dovrebbe riflettere sulla opportunità di venderla

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Un importante terreno di trading finanziario sono le obbligazioni, specialmente quelle governative. Molti pensano ai titoli di Stato come a investimenti sicuri, con rendimenti scarsi ma costanti nel tempo. Ed è così. Ma molti di questi titoli di Stato, per le loro caratteristiche si prestano ad essere ideali per fare trading e speculare sul prezzo. Uno di questi è il BTP scadenza nel 2067.

Le caratteristiche uniche del BTP 2067

Il BTP scadenza nel marzo del 2067 (Isin IT000521739), ha una caratteristica unica. E’ l’unico titolo di stato Italiano con una durata quasi 50ennale. Emesso nel 2017 in origine era proprio un BTP con rimborso a 50 anni, pensato per gli investitori istituzionali. Ma può essere comprato da chiunque a partire da un capitale minimo di 1.000 euro nominali.

La sua durata e la caratteristica del tasso fisso, rendono i suoi prezzi molto sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. In particolare alla variazione dello spread tra titoli italiani e tedeschi, ovvero il differenziale di rendimento tra BTP e Bund decennali.

Se osserviamo il grafico dei prezzi, si nota chiaramente come da aprile a ottobre le quotazioni abbiamo avuto una costante crescita. Il 22 aprile i prezzi hanno toccato un minimo a 92 centesimi e il 14 ottobre, sei mesi dopo, erano saliti a 134 centesimi. Al momento della analisi il titolo quota a 129,5 centesimi.

Chi ha questa obbligazione dovrebbe riflettere sulla opportunità di venderla

Chi avesse comprato sul minimo del 22 aprile e rivenduto il 14 ottobre, avrebbe guadagnato in 6 mesi il 45%. Performance che per un titolo di Stato è un guadagno quasi fantascientifico.

L’apprezzamento è andato di pari passo con il calo dello spread, che adesso è arrivato ai minimi degli ultimi 4 anni, a 120 punti. Contemporaneamente i prezzi del BTP 2067 hanno iniziato a dare segnali contrastanti.

La domanda che dovrebbe farsi adesso un risparmiatore che avesse in portafoglio il BTP, è se non sia il caso di vendere. Chi ha questa obbligazione dovrebbe riflettere sulla opportunità di venderla e trasformare in denaro contante il guadagno adesso sulla carta.

I prezzi hanno realizzato un doppio massimo che ha la linea del collo a 125,5 centesimi. Per chi non è esperto, basti sapere che questa è una figura ribassista e che i prezzi sotto 125,5 centesimi, posso iniziare una fase discendente, con primo target a 122 centesimi.

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