Chi è lavoratore dipendente può aprire la partita IVA?

lavoratore

Contratto a tempo determinato o indeterminato, orario di entrata e orario d’uscita, ferie, 13esima e 14esima: questo è il lavoratore dipendente. Chi invece possiede partita IVA tutto questo non sa nemmeno dove sia di casa. Ma la domanda che ci si pone è se queste due cose possono sovrapporsi, ovvero chi è lavoratore dipendente può aprire la partita IVA? Oppure non è possibile?

Trasformare la passione in un lavoro redditizio

Partiamo con il dire che il lavoratore dipendente avrà ovviamente un suo contratto a seconda del settore in cui opera. Il datore di lavoro verserà i suoi contributi e altro. Però magari questo stesso lavoratore ha una passione che vuole rendere anche redditizia e non vuole solo lasciarla lì come hobby. E quindi decide di trasformare il proprio hobby o passione in un lavoro che produca un gudagno. Dato che questo sarà considerato lavoro autonomo avrà bisogno della partita IVA. E qui arriva il tasto dolente perché bisogna chiedersi se chi è lavoratore dipendente può aprire la partita IVA o meno.

Vediamo cosa dice la legge

In momento storico come questo se si ha la possibilità di portare a casa più soldi non è una male. E quindi avere, diciamo, una doppia entrata è una cosa saggia. La legge non vieta assolutamente la coesistenza delle due, questo vuol dire che è possibile aprire partita IVA (in alcuni casi non è necessaria, ndr) anche se si è lavoratori dipendenti, però c’è un ma.

Quando è possibile aprire la partiva IVA

È possibile aprire la partita IVA essendo lavoratore dipendente, quando non si crea concorrenza tra il lavoro svolto come dipendente e quello autonomo. Ovviamente bisogna anche tener conto anche che il contratto non lo vieti espressamente, magari con un patto di non concorrenza. Quindi prima di addentrarsi anche in questa esperienza è sempre meglio chiedere consiglio ad un commercialista che saprà dare la giusta risposta e guidarci nella scelta migliore.

 

Approfondimento

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