Chi conserva le vecchie lire potrebbe avere tra le mani un tesoro da 3.000 euro

Lire

Il collezionismo di monete, anche detto numismatica, è intrigante per numerose ragioni. Forse l’aspetto più interessante consiste però nelle enormi sorprese che questo tipo di collezioni riserva. Sembra sorprendente, eppure è così e chi conserva le vecchie lire potrebbe avere tra le mani un tesoro da 3.000 euro.

Cosa determina il valore delle vecchie monete?

I collezionisti di monete sono molti più di quelli che si potrebbe immaginare. E sono disposti a spendere belle somme di denaro per pezzi rari o unici. A determinare il valore di una vecchia moneta o di una vecchia banconota concorrono diversi fattori come appunto la rarità del pezzo, le sue condizioni generali e la tiratura. Quanto più un pezzo è conservato meglio, tanto più crescerà il suo valore.

La 50.000 lire del 1974 vale oggi quasi 3.000 euro

La 50.000 lire del 1974, raffigura Leonardo da Vinci su una faccia e la sua città natale sull’altra. Ad essere rilevante è però soprattutto l’anno di emissione. Se l’anno di emissione non corrisponde, la vecchia banconota avrà comunque un valore (che va dai 200 euro ai 2.000 euro) ma assolutamente non comparabile a quello della stessa banconota emessa però nel 1974 (che vale ben 3.000 euro). Il numero di serie inizia con la W e la firma è quella Carli/Barbarito.

La versione del ’74 è stata stampata in sessantamila copie e, se in ottimo stato, vale ben 3.000 euro.

Le banconote Leonardo

Le banconote Leonardo furono messe in circolazione per la prima volta nel 1967 su iniziativa di Aldo Moro. L’anno dell’ultima emissione è stato il 1974. Chi conserva le vecchie 50.000 lire Leonardo potrebbe avere tra le mani un tesoro che va da 200 euro a 3.000 euro.

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Le banche sono solite emettere tagli unici o commemorativi, in Europa è accaduto in quasi tutti i Paesi e la BCE non è stata da meno. Per scoprire quali sono le monete da due euro che ne valgono mille, cliccare qui.

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