Che siate cassettisti o investitori, dovete tenere in considerazione l’impatto dei cambiamenti climatici sul vostro portafoglio

I dividendi da tenere in portafoglio

Che siate cassettisti o investitori, dovete tenere in considerazione l’impatto dei cambiamenti climatici sul vostro portafoglio. Cambiamenti climatici e risorse scarse stanno infatti ridefinendo il futuro. Il mondo è in costante evoluzione e molte delle trasformazioni che lo interessano possono avere ripercussioni sul settore degli investimenti. Alcuni cambiamenti sono temporanei e passeggeri, mentre altri possono essere potenti e dirompenti, capaci di modificare la società come la conosciamo oggi. I cambiamenti climatici e la scarsità delle risorse sono certamente tra questi.

La FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, ha dichiarato una cosa molto importante nel 2016. “Il mondo deve affrontare una doppia sfida senza precedenti: sconfiggere la fame e la povertà e stabilizzare il clima prima che sia troppo tardi.” La Terra, intesa come pianeta, è il nodo cruciale. Non ce ne sono altri, non c’è un “pianeta B”. Nel 2018 le emissioni di CO2 sono aumentate dell’1,7%, raggiungendo il picco dal 2013, ed intensificando gli effetti dei cambiamenti climatici. E gli anni tra il 2015 ed il 2108 sono stati gli anni più caldi di sempre, in assoluto.

Lo scioglimento dei ghiacci ha contribuito a far innalzare il livello medio degli oceani di 7 cm negli ultimi 25 anni.

Inoltre, gli eventi climatici estremi (siccità, incendi, tempeste) sono raddoppiati dal 1980. Inondazioni ed altri fenomeni idrologici si sono persino quadruplicati. E, ancora, il caldo in aumento ed il maggior tasso di umidità hanno portato ad un incremento della diffusione di malattie infettive. Non vuol essere un bollettino di guerra: è solo la cruda realtà. Una realtà che avete sotto gli occhi tutti i giorni.

Gli effetti delle variazioni climatiche estreme hanno causato danni immobiliari massicci, e penalizzato materialmente la produzione economica. Nel 2018, 156 miliardi di dollari sono stati i danni coperti da assicurazione derivanti da catastrofi naturali a livello mondiale.

Nel prossimo decennio, questo dato è visto raddoppiare.

Ci sono poi 7,7 miliardi di persone sul pianeta. Tutte bocche da sfamare. I cambiamenti climatici contribuiscono in maniera sostanziale a creare molti problemi per gli agricoltori. Pensate solo ai ghiacciai, dove sono immagazzinati i 3/4 dell’acqua dolce mondiale. Il loro scioglimento fa diminuire anche le scorte di acqua dolce a livello mondiale, include quelle disponibili per la produzione alimentare. Non ci credete?

Sapete quanta acqua ci vuole, al giorno, per produrre le calorie che mangiamo? Da 2000 a 5000 litri. La fonte è sempre la FAO. E possiamo anche parlare dell’aumento degli insetti infestanti che, non casualmente, si trovano più a loro agio con le temperature in aumento. 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali potrebbero comportare un aumento di insetti che ridurrebbe le coltivazioni di grano del 46%, di riso del 19% e di mais del 31%. Ecco perché, che siate cassettisti o investitori, dovete tenere in considerazione l’impatto dei cambiamenti climatici sul vostro portafoglio.

Che siate cassettisti o investitori, dovete tenere in considerazione l’impatto dei cambiamenti climatici sul vostro portafoglio

Sempre rimanendo in ambito alimentare, si registra una grande disconnessione tra offerta e domanda. A livello della prima, ci sono sempre meno occupati agricoli, ed un grande spreco di cibo prodotto (pari al 30%). A livello della seconda, c’è invece una popolazione in aumento e regimi alimentari ipercalorici in tutti i Paesi sviluppati. Nel 2050 saremo 10 miliardi, non dimenticatelo. E l’aumento delle bocche da sfamare non sarà nei paesi ricchi. Ma bisogna pensare positivo, sempre. La società sta lavorando per rallentare il cambiamento climatico, non per aumentarlo.

E per produrre di più con meno risorse. E, in tutto questo, stanno emergendo, per voi cassettisti o investitori, una miriade di opportunità di investimento. I settori? Energie rinnovabili. Veicoli elettrici ed a celle a combustibile (idrogeno). Macchinari agricoli robotizzati. Prodotti realizzati con materiali riciclati. Agricoltura di precisione (che crescerà del 13% annuo almeno fino al 2025).

I cambiamenti climatici e la scarsità delle risorse guideranno le azioni di consumatori, società e governi nei prossimi anni.

Se terranno conto di queste tendenze, gli investitori saranno in grado di trovare opportunità di lungo periodo. Questo è un vero e proprio megatrend, ovvero una forza potente e dirompente capaci di incidere sull’economia globale, sulle aziende e sulla società. Investire nei settori sopra nominati permette di investire in società caratterizzate da una crescita degli utili strutturalmente superiore. Nel lungo periodo, questi titoli azionari dovrebbero essere capaci di generare rendimenti più solidi. I prodotti?

1)iShares Electric Vehicles and Driving Technology UCITS ETF

2)iShares Global Water UCITS ETF

3)iShares Automation & Robotics UCITS ETF

4)IQ Global Agribusiness Small Cap ETF

5)Defiance Next Gen Food and Agriculture ETF

6)iShares Global Clean Energy ETF

7)VanEck Vectors Low Carbon Energy ETF

8)BNP Paribas Easy ECPI Circular Economy Leaders UCITS ETF.

Per chi, cassettista o investitore, si sente toccato dai temi esposti in questo articolo, questi ETF consentono un’esposizione responsabile ed innovativa.

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