Che futuro per la Catalogna, per la Spagna e per l’Europa dopo ieri?

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dal nostro corrispondente a Tenerife

Rajoy ha agito in maniera risoluta dopo mesi di attesa nel Consiglio dei ministri straordinario di ieri, infatti è stata chiesta l’applicazione del Art. 155 che verra’ votato al Senato tra il 27 de il 30 ottobre prossimo, attenzione quindi ad un aumento di volatilita’ in quei giorni.

Non e’ stata sospesa l’autonomia catalana, sono stati sfiduciati i governanti attuali, i quali ieri in una manifestazione di piazza con circa 450.000 indipendentisti hanno pero’ “risposto picche”.

Veramente un dialogo tra sordi, anche alla luce della chiara posizione dei vertici europei venerdi’ ad Oviedo. Tajani e’ stato chiarissimo: “se la Catalogna esce in maniera unilaterale dalla Spagna esce dall’Europa e dall’euro e non e’ detto che vi possa rientrare (visto il diritto di veto in mano alla Spagna)…”

Parole chiarissime che pero’ sono rimaste inascoltate ieri a Barcellona dove anche il Presidente del Barça si e’ schierato a favore degli attuali governanti, anche se ha detto che vuole continuare a far parte della LIGA!

Veramente stiamo vivendo la piu’ dura crisi istituzionale in Spagna dal 1978, a livello politico  europeo si palpa una tensione sotto traccia, anche per le possibili ripercussioni e contagi in Francia e Italia, Paesi che non vivono il loro momento economico.

Vi segnalo solo i dati attuali dal sito statistico di Barcellona, sono ancora tutti positivi meno il settore immobiliare, i mercati sono sempre avanti, se tra 6 mesi il meno sara’ davanti ai diversi indicatori ora positivi, i mercati, spagnolo de europeo, avranno  gia’ scontato questo futuro peggioramento economico dovuto all’instabilita’ politica e sociale?

Le tranquille Canarie assorbiranno turisti e investitori immobiliari in fuga dalla Catalogna?

Per questo vi terremo informati sempre su ALTERNATIVA TENERIFE!

Dott. Riccardo Barbuti

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