Cervello in bilico tra Alzheimer e vuoti di memoria se la circonferenza della vita supera questa misura

grasso addominale

Il nostro stato di salute generale risente moltissimo dei chili in eccesso. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato gli innumerevoli vantaggi che derivano da un’alimentazione misurata. Riducendo le calorie che si assumono ogni giorno si ottengono straordinari benefici non solo fisici, ma anche psichici. E soprattutto per i soggetti di mezz’età la scelta più salutare prevederebbe un taglio alle calorie quotidiane.

Del resto anche soltanto la presenza di questi 5 sintomi a 45 anni indica che il cervello sta andando incontro alla demenza. Conviene pertanto non ignorare neanche i minimi segnali di decadimento neuronale che solitamente si attribuiscono a stanchezza e stress. Pur tuttavia non tutte le dimenticanze e le difficoltà di concentrazione dipendono dall’età o da circostanze stressanti.

Anzi molto spesso non è l’età che rallenta e spegne il cervello ma questo terribile nemico di memoria e neuroni. Chi infatti mantiene in costante allenamento le facoltà intellettive ha maggiori probabilità di conservare più a lungo memoria ed elasticità mentale. Vi sono tuttavia dei fattori di rischio che accelerano il processo di invecchiamento e addirittura provocano il restringimento cerebrale. In particolare si rischia di ritrovarsi col cervello in bilico tra Alzheimer e vuoti di memoria se la circonferenza della vita supera questa misura. E similmente si potrebbe avere il cervello in tilt e pericolo di ictus se si perde quest’abilità prima dei 60 anni.

Cervello in bilico tra Alzheimer e vuoti di memoria se la circonferenza della vita supera questa misura

Non è semplicemente la presenza di qualche chilo di troppo ad aumentare la probabilità che insorgano malattie mentali. Ad incrementare il rischio di demenza e di perdita di memoria è invece l’accumulo di grasso sull’addome e sui fianchi. Da una ricerca su un campione di oltre 800.000 soggetti è emerso che la misura del girovita è un indicatore più affidabile dell’indice di massa corporea. In particolare i risultati dell’indagine confermano l’esistenza di un legame tra grasso viscerale e rischio di malattie neurodegenerative.

Pertanto anche il soggetto normopeso ma con grasso nella zona addominale potrebbe riportare danni alle cellule cerebrali. I dati dello studio documentano infatti che con l’aumentare della misura del girovita cresce parallelamente il rischio di degenerazione neuronale. In particolare sono più a rischio gli uomini il cui girovita ha una circonferenza pari o superiore a 90 cm. Per le donne invece il rischio cresce significativamente con una circonferenza vita uguale o maggiore di 85 cm.

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