Certificati medici di malattia e come modulare le assenze sul lavoro

Inps

Oggi andremo a studiare i certificati medici di malattia e come modulare le assenze sul lavoro.

I certificati di malattia del medico curante servono a giustificare l’assenza del lavoratore in quanto temporaneamente inabile allo svolgimento delle proprie mansioni, a causa di una patologia. L’assenza per malattia è un’assenza retribuita da parte del datore di lavoro o dall’INPS. Inoltre, sino a uno specifico periodo massimo, detto periodo di comporto, il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro. Dal canto suo, però, il lavoratore è tenuto a diversi adempimenti, connessi allo stato di malattia. Anzitutto, deve sottoporsi alla visita medica per il riconoscimento della malattia e per l’assegnazione delle giornate di assenza. Proprio in relazione alle giornate di assenza assegnate dal certificato medico, possono sorgere particolari problematiche.

Si pone, cioè, il problema di come modularle in base alla situazione concreta. Si prenda, ad esempio, il caso in cui il lavoratore si sia recato dal medico in ritardo. Oppure, si consideri l’ipotesi in cui la malattia finisca di venerdì e il dipendente nel weekend sia ancora malato. A fronte delle principali casistiche relative a problematiche connesse alle giornate di assenza riconosciute nel certificato medico, vediamo come vanno risolte le diverse situazioni.

Certificati medici di malattia e come modulare le assenze sul lavoro

Come anticipato, il lavoratore ammalato deve recarsi dal medico curante immediatamente. Si precisa che il certificato di malattia può far riferimento alla sussistenza della patologia al massimo per il giorno precedente a quello del suo rilascio. L’Inps non riconosce questa possibilità, però, se il certificato è emesso a seguito di visita ambulatoriale ma solo in caso visita domiciliare. Infatti, in quest’ultima ipotesi, il medico può essere stato chiamato il giorno prima e si è potuto presentare quello successivo. In ogni caso, la data riportata nella certificazione non può retroagire di oltre un giorno quella della data di rilascio. Altra ipotesi è quella in cui la malattia inizia di venerdì sera o nella giornata di sabato.

In questo caso, il dipendente non può fruire fino al lunedì della prestazione del medico di famiglia. Quindi, dovrà rivolgersi alla guardia medica, autorizzata al rilascio di certificati di malattia per le giornate del sabato e dei giorni festivi. Altra ipotesi casistica è, poi, quella in cui la malattia finisce il venerdì sera, prima della data di fine prognosi indicata nel certificato. In tal caso, il dipendente che, considerandosi guarito, intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto a quanto indicato nel certificato medico, non può tornare a lavoro. Per far ciò, infatti, ha bisogno di un certificato medico di rettifica della prognosi originaria.

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