C’è una nuova pace fiscale all’orizzonte?

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C’è una nuova pace fiscale all’orizzonte? Nell’atto di indirizzo del MEF per gli anni 2020-2022 si prevede di recuperare il gettito dei crediti tributari incagliati. Stiamo parlando delle classiche cartelle dell’Agenzia delle Entrate. Il saldo e stralcio e, soprattutto, la rottamazione ritorneranno in voga? Pare proprio di sì. Perché? Perché ci sono tutta una serie di crediti incagliati da riscuotere. Cosa vuol dire? Che ci sono tutta una serie di crediti e tasse che sono state dichiarate, ma che il contribuente non è riuscito a versare.

E lo stato sa benissimo che non riuscirà a recuperarle. Questo se non cercherà di trovare delle modalità per farlo. Tipo, appunto, saldo e stralcio o rottamazione. Quindi, un pagamento del 10, 15, massimo 20%. E si chiude lì, magari a rate in 3 anni. Oppure la rottamazione. Vengono tolte sanzioni e interessi, e si paga solo il capitale che si doveva. Un po’ per volta, magari in 5 anni.

Dicevamo dell’atto di indirizzo del MEF. E di cosa si prevedeva per gli anni 2020-2022. Si prevede perciò di attivare delle politiche fiscali per recuperare questo gettito. Soprattutto per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Quindi ci sarà una nuova pace fiscale? Ci sarà una nuova rottamazione? Quando potrebbero esserci delle novità? Il ministro Gualtieri assicura una cosa. Che sarà garantito il completamento del percorso di chiusura delle posizioni debitorie ancora aperte relative alla definizione agevolata. Quindi una rottamazione. E che questo completamento riguarda i carichi affidati dal 2000 al 2017. Quindi le cartelle relative a quegli anni.

C’è una nuova pace fiscale all’orizzonte?

Sicuramente sì. E potrebbe essere un messaggio di speranza per chi avrebbe anche voluto pagare. Ma si è trovato stritolato dalle tante, troppe tasse. Le indicazioni sono quelle. Ci sarà di nuovo una rottamazione. Nessuno sa quando, purtroppo. Ciò che supporta quanto appena detto sono appunto le parole del ministro. E la logica. Ci sono tanti miliardi che lo Stato non incassa delle cartelle esattoriali inevase. I precedenti accordi di pace fiscale hanno portato parecchi miliardi nelle casse dello Stato. Perché non rifarlo? Perché non rifarlo proprio adesso, in questo particolare e delicatissimo momento?

E’ evidente che queste decisioni sono condizionate dai partiti politici, e dai vari componenti del Governo. Da chi è a favore e da chi è contro. Ma è evidente che qualcosa si sbloccherà. Anche perché ci sono molti che hanno perso l’ultimo treno della rottamazione. Ed hanno quindi perso il beneficio alla definizione agevolata. Quindi fare rientrare chi è decaduto da quella rottamazione può essere solo un vantaggio per le casse esangui dello Stato.  L’unico vero problema è la durata politica del Governo. Supererà le elezioni a settembre? Supererà il 2021? Arriverà al 2022? Lo scopriremo solo vivendo, come diceva una famosa canzone di Lucio Battisti.

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