C’è più sale in questi cibi di tutti i giorni che in affettati e tonno in scatola

sale

Non è facile credere che anche negli alimenti più semplici si nascondono spesso quantità molto alte di sodio. Di solito si punta il fucile contro altri cibi che notoriamente risultano salati già ad un primo assaggio. Ma spesso sulle nostre tavole arrivano sia a pranzo che a cena delle pietanze che contengono molto più sale di quanto si creda. Ogni giorno infatti assumiamo ben oltre le quantità di sale, come anche di zucchero, che aggiungiamo ai nostri piatti. Oltre ai cibi che lo contengono naturalmente bisogna considerare tutti i prodotti dell’industria alimentare. E ben sappiamo che il consumo elevato di sale ha conseguenze negative sulla circolazione del sangue e sulla pressione arteriosa.

I nostri consulenti avvertono quanto deve essere la pressione diastolica e sistolica dopo i 50 anni per proteggere cuore e cervello. Ciò non significa che sia più salutare eliminare del tutto il sale dalla dieta alimentare. Il cloruro e il sodio risultano infatti indispensabili per regolare alcune funzioni del nostro organismo. Consentono infatti il controllo dei valori pressori e dei liquidi e l’assorbimento di importanti sostanza nutritive.

Il confronto

Tuttavia un consumo elevato di cloruro di sodio provoca l’innalzamento della pressione del sangue e l’insorgenza di disturbi cardiaci. Meglio dunque prestare attenzione ai 5 sintomi della pressione alta che molti sottovalutano ma che espongono a rischio di infarto e ictus. E prima ancora che il corpo lanci segnali di malessere si può vincere un’importante battaglia già a partire dai pasti principali. E per far ciò è fondamentale sapere che c’è più sale in questi cibi di tutti i giorni che in affettati e tonno in scatola.

Pertanto prima di guardare con timore ad una fetta di salame o ad una manciata di lupini analizziamo i cibi che sono ogni giorno a tavola. Si consideri inoltre che ci sono diversi alimenti e bevande che contribuiscono a far aumentare la quantità di grasso su addome e fianchi. Ricordiamo a tal proposito quanti centimetri deve essere il girovita di un uomo e di una donna e quale il peso giusto e ideale per età.

C’è più sale in questi cibi di tutti i giorni che in affettati e tonno in scatola

Di sicuro sorprenderà sapere quanto sale contengono alcuni cibi che mangiamo sin dalla prima colazione e poi anche a pranzo e a cena. Secondo le indagini del CREA sugli alimenti e sulla nutrizione vi sono ben 2 grammi di sale in 100 grammi di pane. In sostanza già mangiando due fette di pane il nostro organismo assume quasi la metà della quantità di sale che l’OMS consiglia di non superare.

Al consumo di pane si associa spesso anche quello di crackers, grissini e altri prodotti di lavorazione industriale che contengono ancora più sodio. Persino nei biscotti e nei cereali per la prima colazione vi sono quantità di sale non trascurabile e ancor di più nella pizza. In una pizza bianca si nascondono 789 mg di sodio e in quella tradizionale 775 mg. Nella margarina la quantità di sodio oscilla tra gli 800 e i 940 mg contro i 316 mg presenti in una scatoletta di tonno sott’olio. E similmente accade con i salumi dal momento che  in 1 etto di prosciutto cotto è presente la stessa quantità di sale del pane, ovvero 2 grammi.

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