Case gratis per oltre venti anni: come dove e perchè

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Il progetto “Case a 1 euro” di cui ci stiamo occupando da tempo, viene incontro alle esigenze di tutti. Per cui, oltre a soluzioni immobiliari al “prezzo” imbattibile di un euro, offre soluzioni più a breve tempo. Da sempre infatti il popolo di chi cerca casa, si differenzia in chi predilige opzioni di acquisto, e chi soluzioni in affitto. Poi c’è il cosiddetto “tertium genus” o terzo genere, di coloro che possono beneficiare di soluzioni privilegiate.

Si tratta dei casi di comodato immobiliare ad uso gratuito. Cioè un contratto a condizioni super agevolate che può stipularsi però solo in presenza di ben determinate condizioni e tra soggetti privilegiati. E’ un esempio tipico, in tal senso, il comodato d’uso gratuito d’immobili tra genitori e figli. Ma ora la formula d’ immobili concessi in uso gratuito sbarca anche al di fuori dell’ambito familiare. Vediamo quindi di mettere sotto la lente d’ingrandimento il tema delle case gratis per oltre venti anni, come dove e perchè.

Il comodato d’uso gratuito

Come si accennava poc’anzi, il comodato d’uso è per sua natura gratuito. Per dirla in gergo legale, si tratta di un accordo con cui una parte, il cosiddetto  comodante, consegna all’altra parte comodataria, una cosa mobile o immobile. La finalità di un simile contratto è mettere a disposizione del comodatario un bene, affinché se ne serva per un periodo o un uso determinato.

Dal canto suo, il comodatario si assume l’obbligo di restituire la cosa ricevuta in comodato alla scadenza del termine convenuto. Ma “che c’azzecca?” il comodato gratuito con le case a 1 euro, avrebbe detto il pubblico ministero molisano di punta del pool  “Mani pulite”? C’entra e ora vediamo perché.

Case gratis per oltre venti anni: come dove e perchè

Il progetto “case a 1 euro”, che dall’Italia sta dilagando a macchia d’olio anche in Francia e Gran Bretagna, col passare del tempo, si tinge di nuove sfaccettature. Per cui, è possibile entrare nel godimento di un bene immobile, senza sostenere costi di acquisto e neppure di locazione. L’unico pre-requisito è che le case siano però quelle rientranti nel circuito delle amministrazioni comunali aderenti all’iniziativa.

Per visionare le varie location ad oggi possibili, basterà prendere visione di quanto già reso noto con un nostro precedente approfondimento . Tra gli effetti immediati: benefici e abbattimenti fiscali sia per chi concede l’immobile, sia per chi lo prende in uso. Il che significa: azzeramento delle imposte comunali per entrambe le parti contraenti.

Quindi, per essere più espliciti, niente TARI, IMU e addizionali irpef comunali per l’intera durata del godimento dell’immobile. Questa maxi agevolazione è finalizzata al recupero di realtà a rischio spopolamento, quindi andrà messo in conto l’onere di riadattare immobili inabitati da tempo. Una soluzione che in questi tempi di emergenza abitativa potrebbe fare molta gola, specie se si considera che le piccole realtà comunali spesso prevedono anche soluzioni tagliate su misura, per venire incontro alle esigenze di tutti. Insomma una sorta di prodotto di alta sartoria immobiliare.

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