Il governo italiano aveva promesso una soluzione di mercato per Carige e così è stato. L’assemblea degli azionisti ha approvato la proposta di aumento di capitale di 700 milioni, con un salvataggio da 900 milioni complessivi. L’approvazione non era per niente scontata, soprattutto per Malacalza azionista principale, che vedrà diluirsi drasticamente la sua quota del 27%. Durante la votazione, più del 90% dei partecipanti si è espresso a favore, che rappresentava più del 44% di tutto il capitale. Attraverso questa mossa è stata rilanciata sul mercato la banca più importante per la Liguria dal punto di vista finanziario.
Il piano di salvataggio
Il piano di salvataggio di Banca Carige (CRG) prevede quindi un aumento di capitale di 700 milioni in aggiunta all’emissione di un bond subordinato di 200 milioni. L’aumento è stato riservato per 314 milioni a Schema Volontario del Fitd (SVI) a fronte della conversione del bond subordinato sottoscritto a novembre. Mentre gli altri 238 milioni sono riservati allo stesso Fidt. Inoltre 63 milioni saranno dati dalla Cassa Centrale Banca e 85 milioni dagli attuali azionisti della banca. La società Fidt ha dichiarato che in caso di necessità metterà anche l’aumento di capitale offerto dagli azionisti in caso che non si verifichi. Questo sicuramente porta gli azionisti a dare molta fiducia alla Fidt, anche perché nella prima fase sarà l’azionista di maggioranza.
Il futuro per Carige
Questa operazione si dovrebbe concludere entro fine anno. Ricordiamoci però che il mandato dei commissari straordinari si concluderà a fine settembre. Ci potrebbe essere una proroga del mandato per poter permettere la ricapitalizzazione e per la nomina del nuovo Cda che dovrà essere nominato dalla nuova assemblea. L’ottimismo è alto perché questa “nuova” banca come ha detto Modiano è quasi senza rischi. Attenzioni quindi a quanto le contrattazioni riapriranno, non si conosce la data precisa ma sicuramente nelle prossime settimane avremo una data certa.
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