Capire se un vino è andato a male e come conservare le bottiglie aperte

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In ogni Regione italiana il paesaggio che si può ammirare da colline, montagne o in riva al mare è davvero bello e suggestivo. Si sono anche zone in cui i filari delle viti hanno forme e colori affascinanti. Le vigne, oltre ad essere elemento di spicco di molte zone coltivate, ci donano anche frutti succosi. L’uva sulle nostre tavole è sempre gradita a fine pasto e possiamo utilizzarla anche in molte ricette.
Ciò che ricaviamo dall’uva è principalmente il vino. Che sia rosso o bianco oppure rosato, si accompagna con diversi piatti. I vini italiani sono in gran parte di qualità eccellente e vengono apprezzati in tutto il Mondo.

Usare i sensi

Sappiamo che i sommelier imparano ad analizzare e ad apprezzare il vino tramite la degustazione. Nel farlo vengono impiegati alcuni sensi come la vista, l’olfatto e appunto il gusto. Se abbiamo delle bottiglie messe da parte scopriamo i metodi per capire se un vino è ancora buono oppure è andato a male.
Prima di tutto controlliamo il tappo. Se notiamo un sollevamento o lo vediamo leggermente più largo, sicuramente è entrata dell’aria. Il contatto con l’ossigeno può rendere il vino acido.

Facciamo attenzione ad alcuni indizi

Se poi il colore è strano con un rosso o un bianco più scuri del normale, probabilmente il vino è andato a male. Un’ulteriore conferma è data dall’olfatto. Basterà versarne un po’ nel bicchiere e se ha un cattivo odore è meglio non berlo. Malgrado la bottiglia sembri integra e il colore sia quello giusto ma il gusto ricorda l’aceto, allora sarà meglio stapparne un’altra.

Capire se un vino è andato a male e come conservare le bottiglie aperte

Il nemico principale del vino, come abbiamo visto, è il contatto con l’ossigeno. Quando stappiamo una bottiglia e ne consumiamo una parte, possiamo conservarla. Innanzitutto, chiudiamola possibilmente con un tappo universale. Se usiamo lo stesso, avvolgiamolo con della pellicola. Ora mettiamo la bottiglia in verticale in frigo. In questo modo all’interno ci sarà meno aria. Un rosso fermo potrebbe anche stare in un luogo fresco e lontano dalla luce, ma è necessario mettere in frigorifero soprattutto i vini frizzanti e i bianchi.
In alcuni casi, se il vino bianco o rosso rimasto è davvero poco, si potrebbe travasare in una bottiglia più piccola.
Il vino si può sorseggiare ma è molto utile in cucina per sfumare risotti o cuocere carni e pesci. Possiamo, quindi, utilizzare quel poco per berlo o preparare dei buoni piatti.

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