Capire come andare ad abitare da soli e farcela anche con uno stipendio basso potrebbe essere facile se si conoscono questi segreti

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Arriva un momento nella vita in cui bisogna spiccare il volo e abbandonare il nido materno. Per molte persone, questo momento coincide con la partenza per l’università. Tantissimi ragazzi che vanno a studiare fuori sede devono confrontarsi per la prima volta con le difficoltà di vivere lontani dai genitori che li accudiscono.

Può sembrare una cosa da poco, ma non lo è affatto. La libertà che si gusta in questa fase della vita diventa poi una delle motivazioni per voler rimanere a vivere fuori dalla casa dei genitori. Certo, non sempre è facile: ci sono tante spese da affrontare. Tuttavia, però, capire come andare ad abitare da soli e farcela anche con uno stipendio basso potrebbe essere facile se si conoscono questi segreti.

Imparare a gestire le spese

Non c’è niente di magico in tutto questo, né trucchi di alcun genere: basta organizzarsi bene e imparare a gestire le proprie risorse al meglio. Si può iniziare da un’operazione molto semplice, ma che quasi nessuno fa: un piano di spese. Spesso, infatti, chi guadagna poco non riesce a far quadrare i conti perché non ha ben chiaro come spende i suoi soldi.

La consapevolezza delle proprie spese è un grande “segreto” che permette a chiunque di rendersi conto di quanti soldi effettivamente si dispone. Soprattutto di quanti se ne spendono inutilmente.

Basta provare a pensare a quanti abbonamenti si tengono attivi sul proprio conto: i servizi di streaming, i vari negozi online, i pagamenti ricorrenti… Spesso si parla di decine, se non centinaia, di euro che vengono spesi senza che neanche ce ne si accorga. Fare un censimento di tutte queste spese serve a togliere di mezzo quelle che non servono.

Capire come andare ad abitare da soli e farcela anche con uno stipendio basso potrebbe essere facile se si conoscono questi segreti

A questo punto si può fare una valutazione in base ad altri fattori, come il costo dell’affitto e delle bollette. Sarebbe buona norma non trasferirsi se i costi omnicomprensivi della casa superano di un terzo ciò che si guadagna. Ad esempio, su uno stipendio di 1.000 euro, tra affitto o mutuo e bollette sarebbe opportuno non spendere più di 350 euro in media al mese.

Questo vuol dire che bisogna imparare ad accontentarsi: magari non si potrà avere una casa in pieno centro, oppure un appartamento da 200 metri quadri. Le prime soluzioni saranno per forza frutto di compromessi. Ma la soddisfazione di avere finalmente la possibilità di vivere da soli e abitare in una casa di proprietà, fuori dalla pesante presenza dei genitori, sarà incomparabile.

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