Buste paga USA: una spinta alla FED

buste paga

Notizie non cattive ma nemmeno buone sulle buste paga negli USA.

L’ideale per consentire alla FED di proseguire le proprie manovre sui tassi senza dovere esagerare ma nel contempo senza doversi totalmente giustificare con i numerosi economisti che ritengono i tagli dei tassi nella fase attuale assurdi.

Nel complesso la vagonata di dati occupazionali americani pubblicata oggi si mantiene in una fascia di eccellenza.

Per intenderci il tasso di disoccupazione rimane fermo al 3.7% come anche nelle attese.

Ugualmente le buste paga fungono sempre da driver di lettura e come tale possono suggerire che certe cautele della FED possono avere un fondamento anche…extra Casa Bianca e suoi diktat.

Tabella dati occupazionali USA

Retribuzione oraria media (annuale) (Annuale) (Ago) 3,2% 3,1% 3,3%
Salario orario medio (Mensile) (Ago) 0,4% 0,3% 0,3%
Buste paga del settore manifatturiero (Ago) 3K 8K 4K
Buste paga del settore non agricolo (Ago) 130K 160K 159K
Libri paga non agricoli privati (Ago) 96K 150K 131K
Tasso di disoccupazione (Ago) 3,7% 3,70% 3,7%

Molto interessante notare come anche la retribuzione oraria media è salita del 3.2% versus 3.1% di consensus.

Per forza poi negli USA i consumi aumentano e in Europa diminuiscono…

Eppure, dazi o non dazi, anche negli USA hanno la concorrenza cinese ed in generale della nazioni a basso costo della manodopera.

Evidentemente sono altre le discriminanti.

Le buste paga in calo innervosiscono le Borse USA

Il calo delle buste paga prende comunque il sopravvento e, oltre a favorire le mosse attese da parte della FED, ha contribuito a innervosire le Borse.

Specialmente quelle americane.

Un conto è speculare con  liquidità della quale la FED renderà più lieve il costo a bocce economiche ferme, un conto sarà invece se quel qualcosa che si risparmierà sui tassi sarà compensato da un calo degli utili aziendali.

Questo sarebbe lo scenario peggiore per una Banca Centrale che di fatto ha iniziato a tagliare in anticipo rispetto ai segnali reali che vengono dal mondo delle aziende.

Quello dell’economia reale che poi produce ricchezza.

FED: se le aziende tengono si va in Bolla!

La campagna dividendi 2019 è stata nel complesso eccellente e foriera anche di prospettive altrettanto buone.

E’ lecito dunque concludere pensando che se i dati aziendali rispetteranno le aspettative ne vedremo delle belle.

Il fiume di liquidità che il taglio dei tassi porterà sui mercati in cerca di remunerazione provocherà quella bolla dei prezzi che manca ormai da quasi 20 anni!

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