Buoni fruttiferi postali: quanto rendono e convengono?

Buoni fruttiferi postali

Diamo subito la risposta: non convengono per niente. E vediamo di capire i perché. Buoni fruttiferi postali: quanto rendono e convengono? I Buoni delle Poste  hanno di buono solo il nome, poi a conti fatti non convengono per niente. O meglio, convengono solo a chi li emette, cioè a Cassa Depositi e Prestiti tramite le Poste. Perché? Perché incassano ed esempio 100 e a scadenza restituiscono 95 effettivi, o anche di meno se l’inflazione è alta. Vediamo di capirne di più.

I (pochi) vantaggi offerti

Cerchiamo sempre di capire se i Buoni fruttiferi postali: quanto rendono e convengono? I vantaggi per carità ci sono e tra questi ricordiamo:

  • non hanno costi di sottoscrizione e di rimborso, che può avvenire alla scadenza o in un momento qualunque della vita del prodotto;
  • hanno la garanzia dello Stato, quindi si ha la certezza di non perderli. Certo, va anche sottolineato che lo Stato è un debitore unico nel suo genere al mondo, quindi è tutta da dimostrare questa solidità;
  • hanno una tassazione agevolata del 12,5% sul montante a scadenza.

I tassi offerti

Qui purtroppo iniziano le note dolenti. I Buoni fruttiferi postali: quanto rendono e convengono? I rendimenti offerti da Poste sono veramente ridicoli. Ad esempio il il Buono quadriennale (denominato “risparmiosemplice”) dà lo 0,25% lordo a scadenza. Il Buono 3×2 ha un rendimento annuo a scadenza dello 0,35%. Il Buono 3×4 offre invece a scadenza l’1% ma …in 12 anni! Se invece scegliamo il Buono 4×4, quindi a 16 anni, si “sale” all’1,25%. Potremmo continuare all’infinito, ma quanto ci viene dato è una miseria.

Perché non convengono

Ipotizziamo di scegliere il Buono 3×4  e di investire oggi €10.000. il 7 aprile del 2032 andremo a ritirare la miseria di €1.109,72 al netto delle tasse. È tanto? No, è assolutamente poco e non ci restituisce tutto quello abbiamo prestato in partenza. Perché? Ipotizziamo che il tasso medio di inflazione annuo sia stato dell’1% per tutti i 12 anni. Quindi, i diecimila euro di oggi varranno €8.880. In pratica, tra 10 anni riceviamo €1.110 di interessi ma ne abbiamo persi €1.120 di inflazione. Come a dire: vado alle Poste, cedo €10.000 per avere in cambio €9.990. Complimenti.

Un conto deposito

Quindi quanta convenienza nei Buoni fruttiferi postali: quanto rendono e convengono? Se non si è amanti del rischio e si vuole una protezione integrale del capitale, basta scegliere un conto deposito per la stessa durata. Sulle lunghe distanze si riescono infatti ad avere anche il 2% o il 2,50%. A dire il vero neanche il 2,25% è una giusta remunerazione per 12 anni di privazione dei miei soldi. Ma sempre meglio dell’1% dei Buoni. Ora, facendo una media, cioè ipotizzando di prendere il 2,25%, optando per il conto deposito dopo 12 anni si portano a casa €2.700 lordi. Che al netto delle tasse sono sempre molto, ma molto di più di quel che danno i Buoni.

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