Bufale e complottismi, spiegati i motivi per cui le persone sono attratte dalle fake news

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Tutti conosciamo almeno una persona che in un modo o nell’altro si convince di sotterfugi inesistenti da parte dei poteri dello Stato e sembra essere tassativa nella sua visione del Mondo.

Dalle bufale sui vaccini, al 5G, così come è stato per tantissimi altri avvenimenti storici, le fake news e le bufale sono sempre dietro l’angolo. Con l’informazione mediatica che ci bombarda quotidianamente di contenuti, cadere in falsa informazione è molto semplice. Ricordiamo sempre l’importanza di rivolgersi e fidarsi solo di fonti attendibili, soprattutto per quanto riguarda notizie relative a salute e medicina.

Ma allora, perché le persone sono così attratte dalle falsità e sembrano vivere una vita degna di “1984” di George Orwell? Ce lo spiega la psicologia.

Bufale e complottismi, spiegati i motivi per cui le persone sono attratte dalle fake news

I motivi che ha individuato la psicologia sono molteplici, ma andiamo per ordine. I fenomeni legati al credere ciecamente ai complottismi sono chiaramente di natura psicologica e gli psicologi hanno individuato tre possibili cause.

La prima è detta “apofenia” e fu individuata per la prima volta dallo psicologo Klaus Conrad nel 1958. Questa non è altro che la tendenza della mente a creare delle connessioni tra fenomeni del tutto inesistenti. Questo accade quando il soggetto in questione ha una percezione soggettiva della realtà distorta, che prende, però, come unica e assoluta verità dei fatti. La visione e la credenza nei complottismi è quindi derivata da questo modo di intendere la realtà.

In secondo luogo abbiamo il Bias di conferma, che gioca a favore dell’apofenia. Si tratta della tendenza dell’essere umano di agire o vivere la propria vita dentro quei confini sicuri che ci siamo auto creati e autoimposti.

Questo atteggiamento è assunto per rimanere nella comfort zone, poiché pensieri distanti dai nostri ci espongono a situazioni non confortevoli e poco sicure. Ecco perché anche nella scelta delle informazioni da conoscere, tendiamo a selezionare quelle che possono essere più simili al nostro modo di pensare. La condizione diventa ovviamente grave nel caso di una persona complottista, poiché la chiude automaticamente entro i suoi schemi e le fa indossare i così detti “para occhi”.

L’ultimo motivo per cui viene alimentato il complottismo

Infine, parliamo dell’effetto chiamato “Dunning-Kruger”. Questa condizione psicologica coinvolge l’autostima e la nostra percezione di essa, che varia a seconda della conoscenza che abbiamo delle cose. Una dimostrazione scientifica alla frase “gli ignoranti vivono meglio”, poiché meno si sa e meno si soffre.

Quando una persona è ignorante su un determinato argomento e afferma la sua posizione in maniera tassativa, rifiuta ogni tipo di informazione. Questo perché, rendersi conto della realtà delle cose implicherebbe necessariamente il rendersi conto della propria ignoranza. Una condizione sicuramente poco piacevole, che la nostra mente non accetterebbe positivamente.

Per arginare le fake news, proprio Google ha attivato una funzione per riconoscere e bannare articoli che spargono false informazioni. Le soluzioni per rinforzare tesi errate sono dunque le bufale e complottismi ed ecco spiegati i motivi per cui le persone sono così attratte dalle fake news.

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