Btp promosso da Morgan Stanley

Btp

Btp italiano sempre nel mirino dei media ed analisti internazionali.

La guerra commerciale fa paura. ma in alcuni casi le paure sono ingiustificate. Infatti ci sono alcuni asset puniti ingiustamente dal mercato. Ecco i top trade di Morgan Stanley.

Morgan Stanley promuove il Btp

I mercati potrebbero vedere con troppo ottimismo le prossime scelte della Fed. Il taglio sul costo del denaro, taglio peraltro che deve essere ancora annunciato, potrebbe essere stato percepito con troppa compiacenza dagli analisti. Non bisogna infatti dimenticare nemmeno i pericoli derivanti dall’escalation della guerra commerciale a breve termine. Il vertice del G20 in Giappone arriverà solo a fine mese e il presidente Usa Donald Trump continua a minacciare nuovi dazi in casi di mancato accordo.

Insomma, la panoramica è piuttosto complessa a livello internazionale. Guardando, poi, all’Italia, le cose non cambiano. Ma per Morgan Stanley c’è un punto di forza. Per molti versi inaspettato.

I top trade di Morgan Stanley: l’Italia

Le tensioni sul debito pubblico, la querelle con l’Europa e, soprattutto, la perenne incertezza politica, hanno reso l’Italia l’anello debole dell’Europa. Una debolezza che è stata percepita dal mercato e, secondo Morgan Stanley, in alcuni casi anche ingigantita. Infatti, volendo organizzare un portafoglio in chiave difensiva, la banca Usa suggerisce quello che per molti potrebbe essere un azzardo: il Btp. Per la precisione quello a scadenza triennale. Il rendimento, infatti, sarebbe molto interessante in vista di fondamentali che appaiono comunque solidi nonostante tutto. Come sottolineato dalla stessa Morgan Stanley, infatti, il carry sul Btp con scadenza a tre anni con la copertura sul dollaro può portare ad una rendita superiore al 4,1%. Da ricordare, inoltre, che si tratta comunque di titoli investment grade e, per di più, i costi del debito stesso appaiono gestibili vista la politica accomodante diffusa un po’ ovunque a livello di banche centrali.

La fiducia sulla Bce

Ed è infatti proprio la Bce a dare un margine di certezza maggiore. Infatti, Mario Draghi, governatore della banca centrale europea, nella sua ultima conferenza stampa ha modificato la tanto famosa guidance portando la prospettiva di uno status quo sui tassi alla prima metà del 2020. Il che fa pensare che i reinvestimenti arriveranno a coprire anche una parte del 2021. Il tutto a favore del Btp italiano. Per quanto riguarda il sistema finanziario, ci sarà una serie di interessanti opportunità anche dalle operazioni di Tltro (terza tranche) con il carry per le banche, sempre sulla scadenza dei tre anni.

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