Stando a uno studio del Financial Times i BTP italiani sono il titolo più rischioso dell’area euro.
Al di là del fatto che il quotidiano britannico non ama certo l’Italia, questa teoria è avallata dal dato che il decennale italiano rende l’1.16% mentre il corrispondente greco si ferma all’1.10%.
E’ la prima volta dal 2008 che avviene questo contro sorpasso.
E bisogna dire che la ripresa di interesse verso i titoli greci che ha progressivamente abbattuto i rendimenti è stata assolutamente spettacolare tanto da provocare questo superamento.
Ma cosa c’è dietro BUY sui titoli greci?
Economia italiana: crescita lenta
Stando al FT l’economia italiana :“rimane impantanata in una crescita lenta. Sebbene S&P valuti che il debito italiano offra migliori garanzie rispetto a quello greco, l’Italia ha un outlook negativo”.
I BTP italiani pagano dunque questo fattore di crescita rallentata.
Situazione economica stagnante che è certamente legata ai vincoli che l’UE ci impone e a una classe politica debole e litigiosa che non riesce a contrastare adeguatamente i diktat di Bruxelles.
Questa precisazione è dovuta al fatto che a Spagna e Francia (che “vanta” un debito pubblico più elevato del nostro) invece da anni vengono concesse deroghe sui vari parametri europei.
All’Italia no!
Meglio la valutazione del FT o di S&P?
Chi ci segue sa che non diamo un credito eccessivo ai rating delle agenzie come S&P e company.
Molto più rilevante l’impatto sui mercati ad ogni pubblicazione che non l’attendibilità prospettica dei rating pubblicati.
Attendibilità spesso smentita dai fatti…
Ma come timing per stabilire cosa acquistare e cosa vendere le pubblicazioni delle agenzie non vanno ignorate.
In questo caso si preferisce la valutazione di S&P per un semplice motivo.
Mercato dei BTP alterato
I titoli di stato, BTP italiani, greci e non solo, in questi periodo hanno un grande compratore che ne altera il normale percorso di mercato: la BCE!
La BCE acquista su parametri standard anche a livello di quantità per cui è evidente che un debito pubblico più piccolo come quello greco ne abbia un beneficio maggiore rispetto a chi come l’Italia, ha debito più elevato.
Sia bene inteso: le quantità in acquisto non sono uguali per tutti e non sono legate al volume del debito pubblico ma ad altri svariati fattori.
Ecco perché il prezzo dei BTP greci ha portato i rendimenti ellenici ad affiancare quelli italici.