BTP Italia Aprile 2020: a chi conviene la prossima emissione

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Si direbbe il Tesoro non dorme la notte per capire come cercare di fare cassa a stretto giro. Servono soldi, tanti, possibilmente da creditori “stabili” – cioè che non smobilizzino nel tempo – fedeli e senza grosse pretese di ritorno. Come ottenere la quadra? Ci sta pensando il Mef che per la seconda metà di aprile (il 23?) sembra abbia in cantiere un’emissione speciale negli importi e nelle condizioni. Al momento non è ancora chiaro se il futuro prodotto avrà la forma del BTP; di certo non se ne allontanerà poi così tanto. Ma a prescindere dai tecnicismi, la domanda prima del risparmiatore è questo BTP   Italia Aprile 2020: a chi conviene la prossima emissione? In linea di massima è soprattutto pensato per la famiglia, per il piccolo risparmiatore. Ovvero chi accumula, porta a scadenza il prodotto e non ha grosse pretese di rendimento. Il profilo ideale per il Tesoro italiano.

Il precedente del “BTP day”

Difficile anticipare qualcosa che ancora non esiste. Tuttavia il Tesoro ha già avuto in passato emissioni straordinarie come quella che si preannuncia come prossima. Si pensi al “BTP day” del 2012, quando il Governo Monti era con le casse esaurite. L’edizione di allora aveva – tra i plus – il “premio fedeltà” pari al 4 per mille lordo, ma solo per chi portava il prodotto a scadenza. Dava poi la possibilità di acquistarlo a scadenza ed era indicizzato all’inflazione.

Probabili caratteristiche della nuova emissione

Il Mef sa che per vincere la sfida deve dare risposte forti al quesito BTP Italia Aprile 2020: a chi conviene la prossima emissione? Le carte in mano che si giocheranno al ministero per invogliare i risparmiatori sono grosso modo le seguenti:

  • i costi per la sottoscrizione. Saranno gratuiti per chi acquista all’emissione e/o online? E saranno diversi per famiglie ed istituzionali?
  • I rendimenti. Attualmente un settennale rende tra l’1,3/1,4%; il 15 anni rende circa il 2,06% mentre un trentennale neanche il due e mezzo (2,49%).
  • L’inflazione. Se in futuro il costo della vita dovesse tornare a salire, ed i rendimenti dovrebbero essere di tipo fisso, ci guadagnerebbe lo Stato. S’indebita a 100 e restituirebbe meno.
  • Tassazione sugli interessi e capital gain. Conserverà l’attuale aliquota del 12,5% o per questa volta studieranno “qualche ulteriore sconto” (cioè aliquote abbassate) per invogliare all’acquisto?

Converrà sottoscrivere il nuovo BTP Italia “special edition”?

Per la risposta certa e definitiva al quesito occorrerà attendere la pubblicazione dei dati ultimi, definitivi e ufficiali. Tuttavia, tra speculatori e cassettisti, il BTP Italia Aprile 2020: a chi conviene la prossima emissione? In linea di massima:

  • Per l’investitore di breve respiro, lo strumento potrebbe deludere. Pensare di speculare in conto capitale tra l’acquisto in emissione a 100 e la rivendita a un prezzo superiore dopo poco potrebbe non funzionare. O perché il Tesoro potrebbe “blindare” i bonus solo per chi li porta a scadenza. Oppure perché sarebbe il mercato a mostrare poco interesse su una scadenza medio-lunga.
  • Potrebbe invece risultare interessante solo per il risparmiatore cassettista, che non ha grosse pretese e detiene fino a scadenza. In tal caso però l’auspicio è di non dover vendere nel orso della vita dell’obbligazione, per non incorrere in perdite in conto capitale. E che la prossima emissione tenga conto di qualche forma di protezione dall’inflazione.

Approfondimento

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