BTP: il tram è passato. Ora che si fa?

Btp

Acquistare i BTP ai corsi e di conseguenza ai rendimenti attuali è abbastanza improponibile.

Specie sulle scadenze lunghe impegnarsi a questi livelli con rendimenti sotto l’inflazione non è una grande idea.

Abbiamo a lungo promosso l’acquisto dei BTP e, a prescindere dai su e giù nel rapporto con l’Unione Europea e la BCE, continuiamo  ritenere che siano tornati un investimento solido.

Ma l’appetibilità di un titolo di stato dipende anche dal rendimento correlato alla sua durata.

Ecco, in questo senso i BTP hanno completamente perso appeal.

Asta dei BTP un altro successo

D’altronde anche il successo dell’asta odierna dei BTP non fa che confermarlo con rendimenti in ulteriore calo:

    Asta di BTP italiani con scadenza a 10 anni 0,88% 0,96%
    Asta di BTP italiani con scadenza a 5 anni 0,26% 0,32%

I Rendimenti odierni sono sui minimi storici: lo 0.88% a 10 anni a memoria  non lo ricordo e pure lo 0,26% a 5 anni è tornato sui minimi del 2016.

Se solo pensiamo a rendimenti di pochi mesi fa è chiaro che la perdita di redditività è enorme.

Quali le alternative al BTP?

Vere alternative in ambito di titoli governativi ai BTP italiani non ve ne sono.

Reputo affidabili e appetibilissimi come cedola i titoli di stato australiani e/o neozelandesi ma poi si apre il capitolo rischio cambio che è potenzialmente esplosivo.

Visto che nei confronti delle valute australi l’euro e tradizionalmente forte.

Occorre dunque cercare rendimenti nei corporate bond

Vista la mancata reazione ai tagli dei tassi continuerei assolutamente ad escludere da portafogli low risk i bond bancari. Piuttosto mi andrei a posizionare sui bond delle grandi corporate americane.

Apple Disney ed altre società big di Wall Street stanno approfittando di questa fase coi tassi americani sui minimi storici per emissioni obbligazionarie ingenti.-

Anche qui si apre il capitolo rischio cambio ma l’intonazione dell’euro dollaro vede e probabilmente vedrà ancora a lungo una maggiore forza del biglietto verde.

Il resto del capitale dove metterlo? Scelta la percentuale di corporate in base alla propria propensione al rischio il resto lo posizionerei su bond in euro a scadenza massima 12/18 mesi.

Tioli da selezionare preferibilmente tra le aziende top a condizione che mantengano un rendimento almeno in grado di pagare le commissioni.

Tipo ENEL o Telecom per intenderci…

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