BTP: gli investitori ignorano la commissione Ue

BOT

Dopo il bel risultato dell’asta dei BOT anche l’asta odierna dei BTP ha confermato l’ottima predisposizione degli investitori nei confronti dei nostri titoli di debito.

Ma ciò che colpisce è stato il fatto che su tutte le scadenze offerte i tassi sono risultati in discesa.

Dai titoli brevi a 3 anni ai medi a 7 anni ai classici a 10 anni, tutti i rendimenti dei BTP sono stati premiati da un calo anche significativo.

Vediamo.

Tabella asta odierna BTP Italia

    Asta di BTP italiani con scadenza a 10 anni 1,88%   2,60%
    Asta di BTP italiani con scadenza a 3 anni 1,05%   1,24%
    Asta di BTP italiani con scadenza a 7 anni 1,96%   2,23%

Tutti in discesa come vediamo e in particolare quello del decennale da 2.60% a 1.88%: un vero e proprio crollo.

Crollo che farà risparmiare tanti bei soldini al nostro Governo e che amplifica le distanze tra la percezione del pubblico degli investitori e la Commissione UE che ci vuole sanzionare.

Procedura di infrazione UE senza effetti sui BTP

E’ comunque presto per cantare vittoria.

La procedura di infrazione è solo agli albori e la battaglia tra Governo e burocrati di Bruxelles si preannuncia lunga e complessa.

Il rischio quindi che l’attacco dell’UE all’Italia possa fare sentire i suoi effetti su spread e di conseguenza BTP rimane concreto e plausibile in ogni momento.

Per questo il Primo Ministro Conte dovrà fare appello a tutte le sue capacità diplomatiche per trovare un soluzione che accontenti Bruxelles e nel contempo sia accettata dai suoi due Vice.

Poco importa che la strategia dell’austerity non stia pagando, l’Unione Europea ha dalla sua dei trattati in base ai quali l’Italia rischia addirittura un commissariamento.

Una situazione al cui confronto l’avvento di Mario Monti fu un semplice rimpasto interno, per quanto imposto dal Nord Europa…

Monitor accesi sul BTP futures

Va premesso che le indicazioni date sui portafogli in BTP rimangono valide nei tempi descritti specie per chi ragiona su esigenze di reddito e non ha necessità di cassa in previsione su dette somme.

Invece rimane il fatto che per chi ha possibili esigenze di liquidità in questo momento i BTP cominciano ad essere meno attraenti.

Sia per la scarsa liquidità in caso di ripresa della volatilità sia perché il calo dei rendimenti è ormai evidente e spalmato su tutte le scadenze.

Il BTP futures si mantiene ben sopra quota 130, oggi addirittura intorno a 131,35 e quindi anche lo spread è assolutamente in fase di calma.

Ma sarà buona cosa comunque tenere l’andamento del Futures sul nostro bond principale sempre bene in evidenza per evitare scottature soprattutto sui portafogli  di breve termine.

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