BTP ancora un buon affare: fino a quando?

Btp

I BTP sono ancora un buon affare.

A questi prezzi e rendimenti non possono mancare nei portafogli di chi è alla ricerca di un reddito sicuro e può magari permettersi di non dare troppo peso alle oscillazioni di prezzo.

Non che ci aspettiamo tracolli dei corsi, nella norma non dovrebbe accadere.

Ma con la speculazione internazionale che mantiene sempre l’Italia nel mirino un po’ di cautela non guasta.

Vale a dire che la quota di risparmio che potrebbe servire da un momento all’altro è meglio tenerla in liquidità

BTP: rendimenti pressoché stabili all’asta odierna

I rendimenti dei BTP all’asta odierna sono stati pressoché stabili come vediamo in tabella:

    Asta di BTP italiani con scadenza a 10 anni 2,59%   2,61%
    Asta di BTP italiani con scadenza a 5 anni 1,72%   1,71%

Notiamo il leggerissimo calo del rendimento a 10 anni e l’ancora più limitato aumento della resa a 5 anni.

Con buona probabilità i partecipanti all’asta non avevano ancora prezzato gli ottimi dati macroeconomici registrati oggi sull’Italia.

PIL e disoccupazione hanno fatto entrambi meglio delle attese, riportando l’Italia fuori dalla recessione, ammesso che vi fosse mai stata.

Infatti da canoni economici per parlare di recessione vera e propria servono tre trimestri negativi consecutivi. Mai verificatisi recentemente!

Il resto è “fuffa” politica di chi magari si augura le disgrazie della propria nazione per il proprio tornaconto elettorale.

Italia meglio della Germania

Come valori assoluti siamo ancora distanti questo rimane chiaro, ma come trend da alcuni mesi l’Italia sta facendo meglio della Germania.

E’ un dato di fatto che anche i dati odierni confermano.

Segnale della forza del made in Italy e d i una certa voglia di intraprendere che pare avere ri-pervaso gli italiani.

BTP  futures sopra quota 130

Il BTP futures aveva letto in qualche modo in anticipo che l’Italia stesse meglio. Forse anche grazie al fatto che S&P non ha ulteriormente abbassato il rating nel week-end scorso come qualcuno attendeva/auspicava!

Il fatto che il BTP futures si consolidi sopra quota 130 è il primo step da superare. Consolidato tale livello poi sarà normale che anche lo spread rientri in quei ranghi sotto quota 150.

Sotto quota 150 avremmo finalmente la conferma che la speculazione internazionale (grandi hedge fund e non solo) ha finalmente spento i fari, tuttora puntati sul bersaglio Italia.

Confidiamo quanto prima ma come sempre occhi bene aperti.

Fermo restando quanto scritto sopra sui BTP da reddito…

 

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