Brutte notizie sulle rate dei mutui e presiti bancari non pagati ma la soluzione potrebbe nascondersi in queste 3 strategie alla portata di tutti

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Nei giorni prima di Pasqua, la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) ha pubblicato un’analisi sulle rate del mutuo bancario. In pratica dopo una discesa durata 6 anni, arrivano brutte notizie sulle rate dei mutui e presiti bancari non pagati. In sostanza riprendono a salire il numero dei nuclei familiari che non riescono a onorare i loro debiti.

I dati chiave dell’analisi FABI sulle rate del mutuo non pagate

Secondo la Federazione dei bancari, gli effetti della pandemia si fanno sentire anche su questo fronte. Dal maggio del 2016, il trend del credito deteriorato legato alle famiglie era in costante diminuzione. Un bel segnale, insomma, perché voleva dire che tantissime famiglie onoravano i debiti contratti con gli istituti di credito.

Il trend sembra però interrotto (almeno per adesso) se si analizza il periodo che va da febbraio 2021 a febbraio 2022. Nei 12 mesi considerati, la somma delle “sofferenze” delle famiglie è salito di 804 milioni di euro. Nello specifico il saldo è passato da 11,559 a 12,373 miliardi di euro (+7,04%).

Restringendo l’analisi al solo periodo novembre 2021 – febbraio 2022, l’incremento è stato di 1,476 miliardi di euro, cioè +13,55%.

Brutte notizie sulle rate dei mutui e presiti bancari non pagati ma la soluzione potrebbe nascondersi in queste 3 strategie alla portata di tutti

Anche se si tratta di numeri non eclatanti (almeno con riferimento ai 12 mesi) interrompono però un trend positivo. A dirla con le parole della FABI, “è una importante spia di difficoltà dei cittadini e della clientela che non va sottovalutata”.

Prendiamo spunto da queste parole per provare a capire come far quadrare il bilancio familiare e non cadere vittime di tali insolvenze. Non c’è niente di meglio, infatti, dell’onorare i debiti contratti e vivere sereni.

Precisiamo inoltre che non abbiamo la pretesa e/o presunzione di avere la soluzione pronta o giusta per tutti i casi. Ci limiteremo a fornire possibili spunti di riflessione che di volta in volta potrebbero fare la differenza oppure no.

La prima strategia è quella di avere un piano “scientifico” per gestire il budget familiare. Tutte le entrate mensili, dallo stipendio alle rendite, dagli incassi saltuari o quelli una tantum, vanno gestiti con criterio. Infatti anche la cattiva gestione dei soldi può far impoverire o generare problemi di cassa in caso di urgenze o spese importanti. Per avere un’idea operativa al riguardo, ecco una regola per arrivare a fine mese senza stress con i soldi dello stipendio.

Tagliare le uscite

Una seconda analisi da effettuare riguarda le proprie entrate. Come migliorale al fine di mantenere inalterato il proprio stile di vita? Ad esempio si può provare a chiedere un aumento al proprio datore di lavoro. In alternativa si può indagare se sia possibile e/o conveniente cambiare mansione o tipologia di lavoro o datore di lavoro. In molti altri casi, invece, la soluzione potrebbe passare dalla ricerca di un secondo lavoro.

Infine l’ultima, doverosa strategia rimanda al taglio dei costi. Il riferimento è sia ai costi fissi e variabili mensili, che a quelli strettamente legati al mutuo.

In merito ai primi, l’applicazione della prima strategia (gestione del budget familiare) dovrebbe aiutare molto a tagliare il superfluo. Quanto ai costi del debito bancario, invece, abbiamo già visto quali sono le 5 idee vincenti per risparmiare il più possibile sul mutuo casa.

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