Brutte notizie per la nostra linea se abbiamo sempre cucinato i dolci con questa ricotta

torta di ricotta

La ricotta è uno dei prodotti caseari italiani più conosciuti in tutto il Mondo. Abbiamo la fortuna e la bravura di produrne di varie qualità e tutte di estrema bontà. Purtroppo, però non tutte hanno lo stesso quantitativo di calorie. Tra vaccina, bufalina, caprina e pecorina, una di queste è addirittura presente nelle diete. Viceversa, ci sono brutte notizie per la nostra linea se abbiamo sempre cucinato i dolci con questa ricotta. Vediamo assieme ai nostri Esperti come orientarci in una nicchia di settore che può riservarci davvero delle sorprese.

La più leggera in assoluto

A livello di purezza di prodotto, la ricotta più leggera in assoluto è quella di mucca. Mediamente contiene circa la metà di grassi delle concorrenti. Quindi se siamo a dieta, oppure vogliamo comunque cucinare servendoci della ricotta più leggera, gli esperti ci consigliano questa. Attenzione, però subito a una piccola curiosità. Se non siamo invece in regime dietetico, ma puntiamo a velocizzare il metabolismo, la ricotta di capra è maggiormente indicata. Se siamo intolleranti al lattosio, oggi ci sono presenti in commercio anche delle ricotte con meno dello 0,1% di lattosio. Quindi particolarmente indicate proprio agli intolleranti.

Brutte notizie per la nostra linea se abbiamo sempre cucinato i dolci con questa ricotta

In molte zone d’Italia ci sono prodotti straordinari della nostra tradizione che usano per i dessert la ricotta di pecora. Basti pensare a 2 eccellenze assolute come la pastiera napoletana e i cannoli siciliani. Talmente buoni che potremmo inserirli nel famoso ultimo desiderio da condannati a morte. Il problema, come dicevamo, viene ovviamente dall’apporto calorico di questo formaggio.

Diciamo che la scienza dell’alimentazione considera la ricotta di pecora e quella di bufala come le due con la percentuale più alta di grassi rispetto alle altre. A questo punto però ci dissociamo da coloro che sostengono che una è più buona di quell’altra. Non è così, perché i gusti sono abbastanza diversi, passando dal dolce all’intenso, dal delicato al rustico. Questo per sintetizzare che alla fine determinate ricette devono avere un compromesso tra tradizione, gusto e calorie.

Le quantità e gli studi associati

Concludendo questo nostro viaggio all’interno della ricotta ricordiamo di non abusarne per la nostra salute. Generalmente non dovremmo consumare formaggi più di 3/4 volte alla settimana, ricotte comprese. Dipende come sempre anche dal tipo di vita che conduciamo: se sportiva o sedentaria. Infine, uno studio che rivaluta la bontà della ricotta inserita nei dolci e una precisazione al partito di chi ne demonizza l’uso.

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