Brutte notizie per chi tiene i risparmi in banca nei prossimi mesi

capitale

La più grande minaccia al capitale faticosamente risparmiato in anni è la perdita del potere d’acquisto. Cosa significa? Supponiamo che oggi si abbiano 20.000 euro sul conto corrente e con questa cifra si possa acquistare un bene X. Se questo bene dopo 2 anni costasse 20.400 euro ma sul conto avessimo ancora 20.000 euro, avremmo perduto potere d’acquisto. Tenendo i soldi in banca non avremmo perduto neanche 1 euro, ma con quei soldi potremo comprare sempre meno cose. Questo a causa dell’inflazione che sta arrivando. Ecco perché ci sono brutte notizie per chi tiene i risparmi in banca nei prossimi mesi.

La minaccia dell’inflazione ai risparmi in banca

L’inflazione è una minaccia mortale per i risparmi. Molto conosciuta, ma da qualche tempo anche molto sottovalutata. Da quando questa non morde più, ovvero da una decina d’anni. Ma adesso ci sono i segnali di una ripresa. La Commissione Europea stima per l’Italia un’inflazione dell’1,4% per quest’anno.

Questo dato porta brutte notizie per chi tiene i risparmi in banca nei prossimi mesi.

Infatti, in termini monetari significa che un paniere di beni che il 1° gennaio costava 10.000 euro, a fine 2021 costerà l’1,4% in più, ovvero 10.140 euro. Su 20.000 euro l’incremento sarà di 280 euro. Su 50.000 euro sarà di 700 euro. Significa che chi ha 50.000 euro sul conto a fine anno i suoi soldi perderanno valore d’acquisto per 700 euro.

Come salvare i risparmi di una vita che sono sul conto corrente e che rischiano pesanti decurtazioni di valore

Se si hanno i soldi sul conto corrente è per due motivi. Perché non si sa dove investirli, oppure perché non si ha fiducia ad impiegarli in altri strumenti finanziari. Nel primo caso basta rivolgersi ad un professionista per una strategia d’investimento, oppure seguire i consigli degli Esperti su ProiezionidiBorsa. La seconda soluzione è affidarsi allo Stato. Se ci si fida della banca, a maggior ragione ci si può fidare dei titoli di Stato emessi direttamente dal Ministero del Tesoro.

I titoli di Stato su cui puntare

Ma su quali titoli di Stato puntare per salvarsi dall’inflazione? Su quelli pensati proprio a questo scopo, i BTP indicizzati all’inflazione. Ce ne sono di due tipi, quelli legati all’inflazione nella UE e quelli legati all’inflazione nazionale, ovvero il Buono del Tesoro Poliennale Italia. Per esempio, il BTP Italia con scadenza maggio 2025 (Isin: IT0005410912) in 10 mesi ha guadagnato il 7%, passando da 100 centesimi al valore attuale di 107 centesimi. Su 100.000 euro sono 7.000 euro guadagnati in 10 mesi, 700 euro al mese.

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