BREXIT o la GermanUE? Chi vince?

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Un serio confronto tra i dati macroeconomici della Germania e quelli della Gran Bretagna non può, giocoforza, risolversi con un articolo.

Possiamo però provare a intercettare le tendenze di due scelte che ormai , per molti versi, possiamo definire opposte.

GermanUE come gli sconfitti cercano redenzione e dominio

La Germania, in cerca di riscatto dopo due guerre mondiali perse ma soprattutto nelle quali (specialmente nella seconda) ha mostrato al mondo che le proprie origini barbare non sono mai definitivamente scomparse, da decenni cerca di trovare nella “casa comune europea” il nuovo terreno di caccia.

Definizione quanto mai centrata se pensiamo agli esorbitanti sconfinamenti dal budget di esportazioni assegnatole dall’UE e mai rispettato (senza peraltro alcuna sanzione da parte di  Bruxelles).

E poi per chissà quale mix di marketing sociologico ed antropologico negli anni i tedeschi hanno alimentato e raggiunto l’immagine di popolo solido, corretto e produttivo.

Manovra tanto riuscita da giungere a  spacciare un future su un titolo inesistente  (il bund decennale al 6%) e, non solo, farne uno strumento per creare spread verso i correlativi futures (su titoli esistenti) di paesi politicamente più instabili come Grecia e Italia.
Nazioni che meno hanno curato la propria immagine internazionale e soprattutto, guidati da politici improvvidi, hanno accettato supinamente in ambito europeo di sottostare ad indirizzi e direttive che da Berlino si trasferivano a Bruxelles per poi essere riversate a pioggia su tutti gli stati membri pur essendo stati costruiti e pensati in funzione della crescita e dello sviluppo della Germania.

Germania cui ora vengono perdonati gli sconfinamenti suddetti ma anche di avere un sistema bancario al capolinea, Deutsche Bank e i suoi mostri nei caveau in testa.

Ma la GermanUE regge e fin che la barca va… la Merkel manco deve più remare.

La ribellione della Gran Bretagna

La Gran Bretagna invece, per secoli primattrice di un colonialismo invasivo di cui dal 1931 resta una traccia lieve, quanto commercialmente concreta, nel Commonwealth, ha progressivamente rinunciato ad ogni sogno europeo.

Dapprima tenendosi la sterlina, ci ha mostrato, sulla scorta della illuminata visione di Margareth Thatcher, di avere comunque una fiducia limitata nel progetto.
Ora, dopo l’esito rivoluzionario del referendum sulla  BREXIT che Theresa May sta imperiosamente portando a compimento, confermando la propria scarsa attitudine a rinunciare alla propria sovranità a fronte della partecipazione ad un unione che di veramente comune ha soltanto la bella bandiere blu con le stelline.

Meglio la BREXIT o la GermanUE?

Trovare una risposta a quale delle scelte sarebbe opportuno riferirsi è impresa ardua e tanto meno possono essere affidabili i dati di una singola giornata e/o comunque di breve periodo.

Certamente i trend che si stanno delineando iniziano a dare risposte che anche oggi si confermano:

  GBP Indice nazionale dei prezzi delle case (Annuale) (Nov) 1,9% 1,7% 1,6%
  GBP Indice nazionale dei prezzi delle case (Mensile) (Nov) 0,3% 0,1% 0,0%
  EUR Indice dei prezzi all’Importazione tedesco (Mensile) (Ott) 1,0% 0,4% 0,4%
  EUR Indice dei prezzi all’Importazione tedesco (Annuale) (Ott) 4,8% 4,2% 4,4%
  EUR Vendite al dettaglio in Germania (Annuale) (Ott) 5,0% 2,7% -2,8%
  EUR Vendite al dettaglio in Germania (Mensile) (Ott) -0,3% 0,4% -0,3%

A una prima lettura parrebbe di dire che entrambe abbiano vinto.

In realtà il continuo crescere dell’immobiliare britannico smentisce decine di proclami anti BREXIT ed il trend del mattone inglese è ormai consolidato; avrà certamente pause ma il fuggi fuggi non c’è stato, anzi.

In Germania viceversa registriamo una esplosione delle vendite al dettaglio su base annuale (in contrasto al calo delle vendite verso l’estero registrato giorni fa) alleggerito parzialmente come valore dal calo mensile comunque atteso.
Quello che stona è l’ulteriore rilevante aumento dei prezzi all’importazione che certo non gioverà a favore della futura dinamica del ciclo economico tedesco in particolare e UE in generale.

Perché proprio qui sta il punto la politica egemonica della GermanUE ha portato una ripresa che ora traballa in Germania ma agli altri stati membri cosa ha portato?

Approfondimento

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