BREXIT nuovo leader nuova versione

BREXIT

Da oggi il famoso numero 10 di Downing Street avrà un nuovo inquilino al posto di Theresa May politicamente strangolata dalle trattative sulla BREXIT.

Si tratta di Boris Johnson che è da poco stato eletto alla testa del partito conservatore inglese.

Proprio in giornata Johnson  assume l’incarico di nuovo primo ministro, prendendo il posto di Theresa May.

Personaggio molto pragmatico ai confini col cinico, spesso definito anche eccentrico. In qualche modo carismatico.

Forte fautore di quella BREXIT che trova molto appoggio nell’elettorato conservatore che lo ha votato.

Appoggio che però non potrà contare sugli stessi numeri alla Camera dei Comuni di Londra.

Nel suo curriculum il ruolo di ex ministro degli Esteri ed ex sindaco di Londra, da sempre a capo dei “falchi” del partito conservatore britannico.

Con che prospettive si arriverà alla BREXIT che Johnson ha confermato come certa entro il 31 ottobre prossimo che è lì dietro l’angolo?

La UE apre al dialogo

Per motivi che sfuggono all’umana comprensione l’Unione Europea, sorda a concedere anche la minima concessione a Theresa May, ora apre al dialogo con Boris Johnson.

Evidentemente e non c’è nulla da fare, chi alza di più la voce più ottiene.

O almeno in politica e… al mercato è così…

Non stupisce dunque più di tanto che il negoziatore dell’Ue per la BREXIT, Michel Barnier, abbia dichiarato che “l’UE è disponibile e pronta a lavorare con il prossimo primo ministro britannico, Boris Johnson, per una BREXIT ordinata”.

“Attendiamo con interesse di lavorare in modo costruttivo con il primo ministro Johnson dopo che si sarà insediato per facilitare la ratifica dell’accordo di uscita e per una BREXIT ordinata” ha infatti twittato Barnier.

Ennesimo ed ultimo dei politici a non rendersi conto che dei social, Twitter è quello meno seguito dalla popolazione…

Che dire, sarò all’antica ma preferivo la care vecchie conferenze stampa dove i signori politici erano comunque tenuti a un certo punto al contraddittorio e semmai a spiegare le loro sortite.

Specie quando sparigliano le carte in tavola senza un’apparente giustificazione.

Ma che importa tanto poi qualcuno riporta il messaggio… che si è concluso con una frase che renderà felice Theresa May:

“Allo stesso tempo siamo pronti anche per rivedere l’accordo concordato sulla base di una nuova intesa”!!!

Il FTSE100 non gradisce il rischio hard BREXIT

La risposta della City a questa nomina aggressiva da parte dei conservatori non si è fatta attendere.

Oggi infatti il FTSE100 inglese è per distacco il peggior indice tra le Borse europee.

Evidentemente i timori che le dichiarazioni dell’UE siano più di facciata che non di sostanza prevalgono.

Senza contare che come accennato sopra alla Camera dei Comuni i numeri di Johnson non sono così forti come all’interno del partito conservatore.

In questo modo si direzionerebbe il tutto verso quella hard BREXIT che definire caotica è poco.

E sappiamo quanto poco alle Borse piacciano caos e incertezze.

FTSE100 Analisi grafica

Proiezioni dal 1 luglio al 30 dicembre

Tendenza rialzista

area di minimo attesa 6.962/7.266

area di massimo attesa 8,115/8.397

Punto di inversione: chiusura giornaliera e settimanale inferiore a 6.996.

Nonostante la possibilità di alti e bassi al momento il trend di medio termine è al rialzo e si preventivano ulteriori slanci nei prossimi 6 mesi.

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