Brexit aiutera’ la Spagna e Tenerife?

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Brexit, raggiunto un accordo.

Dopo alcune ore di riunione il Governo britannico ha dato l’ok alle 585 pagine della base di accordo per sancire i dettagli e date del definitivo Brexit. Salvo proroghe, la Gb sara’ fuori definitivamente dalla UE il 31 dicembre 2020!

Teresa May e Michel Barnier sono quindi arrivati ad un importante risultato, che ora pero’ deve passare al vaglio sia del Consiglio Europeo di fine mese, sia del Parlamento britannico sia di quello europeo. Per questo nell’accordo e’ stata prevista la clausola di una eventuale sola proroga, tutti questi adempimenti burocratici e legislativi potrebbero richiedere anche più di 2 anni.

Ottime notizie per tante categorie, sia per i cittadini dell’Unione che vivono e lavorano in Gb (circa 3 milioni) sia per il milione di residenti britannici residenti nella UE; Michel Barnier ha detto che: ”potranno seguire la loro vita come prima nel Paese di residenza”, il diritto di viaggiare vedrà restrinzioni dopo il Brexit, non quello di residenza per chi avra’ maturato i diritti prima della fine della fase transitoria.

Anche la frontiera in Irlanda ha visto trovare un compromesso, tutto rimarra’ uguale sino alla fine del periodo di transizione e oltre, se venisse richiesta una eventuale unica proroga. Ci sara’ cosi’ il tempo di trovare soluzioni veramente percorribili e non creare problemi immediati in una terra da sempre conflittiva per la divisione tra Nord e Sud.

Si sono decise poi le date entro le quali la Gb dovrà contribuire all’UE e il possibile conto da pagare per l’uscita definitiva, circa 50 miliardi di euro, quindi anche i nodi finanziari stanno trovando sempre più una piena definizione.

La sterlina sembra beneficiare dell’aspettativa dell’accordo, dal minimo dei mesi scorsi di 1,08 verso l’Euro, si sta avvicinando stabilmente a quota 1,15, iniziando a recuperare parte della violenta svalutazione post Brexit (rammento il record recente del 2016 a 1,40) .

Concludo con le ottime notizie per la Spagna e per le Canarie, dove il mercato inglese da sempre e’ il primo mercato turistico, in alcuni quartieri canari infatti nei negozi si trovano ancora i cartelli “si parla anche spagnolo”.

Brexit avrà delle conseguenze anche a livello valutario e turistico.

La ripresa della sterlina, la definizione dei diritti dei cittadini britannici che hanno già la residenza, le ottime notizie per il protocollo dei 10.000 lavoratori spagnoli a Gibilterra, sono tutte cose che tranquillizzeranno il flusso turistico e di relazioni bilaterali future tra Spagna e GB.

Gli inglesi adorano fare turismo in Spagna e questo principio di accordo sembra andare nella giusta direzione per mantenere lo Status quo, cosi’ il boom turistico e immobiliare spagnolo non avra’ violente battute d’arresto, anzi avra’ un quadro valutario e normativo favorevole almeno per un altro biennio o più!

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