Bottiglie di plastica usa e getta: attenzione alle esagerazioni

Bottiglie di plastica usa e getta

Purtroppo in Italia abbiamo ultimamente esagerato con l’utilizzo delle bottiglie di plastica usa e getta. Non ci riferiamo solo quelle che contengono l’acqua. L’Ismea ha fatto una fotografia all’anno 2019 ed è venuto fuori che tra italiani e bottiglie di plastica c’è un amore solido. Negli ultimi dieci anni l’uso è raddoppiato: si è arrivati a 10 miliardi.

Non basta dunque la guerra alla plastica a fermare questo consumo smisurato. I consumatori non riescono a rinunciare alla comodità “usa-e-getta” delle bottiglie di plastica nonostante i tanti appelli per l’emergenza climatica. A quanto pare neanche la nascita dei movimenti globali anti-plastica sono riusciti a far cambiare idea.

Una questione che tocca molto da vicino il nostro Paese, campione mondiale di consumo di acque minerali in bottiglia, di cui la maggior parte in plastica, al terzo posto dopo Messico e Thailandia.

Bottiglie di plastica usa e getta: i maggiori consumi

Sempre riferendoci ai dati ISMEA, ci rendiamo conto che gli incrementi delle vendite hanno interessato in modo particolare il Sud e la Sicilia (+ 2,7%), in un contesto di aumento generalizzato (+0,9% il dato nazionale).

Quale acqua consumiamo

La quota più importante dei consumi è relativa all’acqua naturale (71%), l’effervescente sono state scelte dal 13% delle famiglie italiane, quelle gassate sono state comprate dall’11% dei consumatori, le acque leggermente gassate 5% delle famiglie italiane.

Perché non si usano le bottiglie in vetro?

La risposta fornita dai dati ISMEA non è confortante: le bottiglie di acqua naturale in vetro acquistate dai consumatori nel 2019 sono pari a 24 milioni circa, mentre dieci anni fa erano circa 31 milioni. Un trend negativo che è confermato anche per l’acqua effervescente e quella leggermente gassata, ma non per quella gassata che risulta in controtendenza.

Come ridurre il consumo

In Norvegia il progetto Infinitum sta funzionando tanto che il 97% delle bottiglie di plastica vengono riciclate. Funziona in questo modo: il consumatore acquista una bottiglia di plastica. Paga un supplemento tra i 12 e i 27 centesimi di euro. Una volta che si riconsegna presso i punti vendita adibiti, gli viene ridato il supplemento sotto forma di coupon.

I guadagni sono anche per chi vende

Queste bottiglie vengono utilizzate per più di 50 volte. I venditori ci guadagnano, dal momento che ricevono un piccolo indennizzo per ogni bottiglie riciclata. Ma c’è anche un incentivo statale: più si ricicla più la tassa ambientale diminuisce, al punto che se i produttori stessi raggiungono il 95% allora non devono pagare nulla.

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